“Il nuovo Piano regionale per lo spandimento degli effluenti zootecnici è una prescrizione richiesta dall’Unione europea per la tutela della qualità delle acque, che riguarda tutte le Regioni del nord Italia. Siamo consapevoli degli oneri che comporta per gli allevatori, a partire da quelli derivanti dal divieto di spandimento invernale, che, nonostante la nostra contrarietà, ci è stato imposto. Proprio per questo la Regione sta lavorando per facilitare agli allevatori il rispetto delle nuove regole.”
E’ quanto afferma l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni a proposito del Piano recentemente approvato per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento. “ Siamo in attesa dell’accoglimento europeo della richiesta italiana, da noi sollecitata, alla deroga di spandimento da 170 fino a 250 chilogrammi per ettaro di azoto zootecnico. Un primo pronunciamento al riguardo è previsto per il 4 ottobre. Inoltre avvieremo un tavolo di confronto con le associazioni agricole per destinare facilitazioni creditizie a sostegno degli investimenti per l’adeguamento della capacità delle vasche di stoccaggio dei liquami. Infine, insieme alle altre Regioni padane, stiamo sollecitando i Ministeri delle politiche agricole e dell’ambiente ad avviare lo studio concordato in conferenza Stato-Regioni per supportare, sulla base di dati scientifici sull’impatto delle diverse pressioni antropiche sullo state delle acque, la futura revisione dei confini delle zone considerate vulnerabili ai nitrati e i relativi vincoli di spandimento degli effluenti.”