Il Coordinamento precari della FLC CGIL EMILIA ROMAGNA coglie l’occasione per ribadire che la scuola pubblica statale ha subito per il terzo anno consecutivo i tagli indiscriminati voluti dal governo oltre alle due recenti manovre che colpiscono pesantemente ed in modo irreversibile il sistema d’istruzione del nostro Paese.
Il Coordinamento precari della FLC CGIL EMILIA ROMAGNA, in questo contesto
DENUNCIA
il comportamento irresponsabile del Ministro Gelmini che, malgrado le continue sollecitazioni della FLC CGIL, non ha ancora fornito indicazioni univoche e chiare sulle questioni più spinose che riguardano le immissioni in ruolo del personale scolastico ( accantonamento per inserimento a pettine, assunzione sulle vecchie graduatorie, surroghe ecc…).
Ad un giorno dall’inizio dell’anno scolastico, regna l’anarchia: ogni regione si muove autonomamente e all’interno della stessa regione, ogni provincia si è data un calendario diverso.
Il MINISTERO DECIDE DI NON DECIDERE e scarica sugli Uffici Provinciali gli effetti della sua incapacità e della sua lentezza.
Va riconosciuto lo sforzo con cui i funzionari e gli USP hanno cercato affannosamente di completare le operazioni di immissione in ruolo entro il 31 di agosto, ma entro quella data comunque, non si riuscirà a garantire le nomine a tempo determinato in tutte le province dell’Emilia Romagna.
Gli Uffici scolastici provinciali sono in questi giorni travolti da migliaia di precari in attesa di nomina e il personale dell’Amministrazione che gestisce le operazioni, costantemente sotto organico, ci mette la faccia e opera in condizioni disperate, senza il supporto di un Ministero che si faccia carico di scelte precise, di ritardi, di errori e di scarsa trasparenza.
Anche in Emilia Romagna i precari potranno vantare diritti a geometria variabile; solo in alcune province avranno il contratto coincidente con l’inizio dell’anno scolastico, la retribuzione a partire dal 1 di settembre e la possibilità di partecipare a tutte le attività collegiali di programmazione dell’anno scolastico.
Ne deriva che solo ad alcuni lavoratori e ad alcuni studenti sarà garantito un avvio regolare dell’anno scolastico, mentre alla maggioranza, una iniqua e ingiustificata penalizzazione.
Quello che più colpisce è che di fronte alla mancanza di responsabilità del governo verso il personale della scuola, ma anche verso gli studenti, le famiglie, i cittadini, il territorio, ci siano alcuni dirigenti degli uffici scolastici provinciali che, nel tentativo maldestro di far digerire i tagli e le inefficienze, sostengono che tutto va bene e non ci sono problemi.
Inutile aspettarsi una parola di verità sul fatto che, in questo modo, la scuola pubblica statale va a rotoli e i diritti degli studenti e dei lavoratori sono sistematicamente violati.
Il Coordinamento precari della FLC CGIL EMILIA ROMAGNA, in presenza di situazioni illegittime ed irregolari si attiverà in tutti i modi per garantire i diritti dei precari anche attraverso iniziative di natura giudiziaria e non smetterà di denunciare la sottrazione di diritti, invitando i lavoratori della scuola a gridarlo a squarciagola in occasione dello sciopero generale del 6 settembre prossimo, organizzato dalla CGIL.
(COORDINAMENTO PRECARI FLC CGIL EMILIA ROMAGNA)