Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Paolo Trande smonta la “ricetta” proposta dal centrodestra per far quadrare il bilancio del Comune.
«Dinanzi alle levate di scudi del centrodestra (Maroni, Formigoni, Tosi, Fontana in testa) per i pesanti tagli previsti della manovra tris, confessiamo che per un attimo abbiamo sognato di poter vedere tutte le forze politiche modenesi unite nel pretendere il ritiro o la sostanziale modifica delle misure. E invece no. Dopo poche ore ci siamo svegliati con la Lega Nord che fa proposte naif (tassare le prostitute o punire la “chiesa unitaria”) e il PdL che chiede tagli, licenziamenti di dipendenti pubblici sulla scorta di numeri sgangherati e già ampiamente smentiti. Sembra addirittura che i toni dei vari Mazzi/Leoni/Morandi siano di compiacimento per i tagli. Manca solo lo champagne.
Dopo anni di chiacchiere sul “federalismo fiscale” ecco che gli effetti si dispiegano interamente anche a Modena: tagli per 60 milioni e 100 milioni di investimenti fermi per il patto di stabilità. Uno scippo ai danni dei modenesi, grazie al Governo Berlusconi-Bossi-Scilipoti, compiuto con il consenso della Lega Nord che, alla faccia del federalismo fiscale, ha firmato una manovra che tartassa quelli che già pagano e taglia alle Regioni e ai Comuni.
Nel tentativo di coprire la vergogna delle scelte del loro governo, il centrodestra modenese continua a ripetere che: a) bisogna tagliare le consulenze di 4 milioni (in realtà sono meno, di cui 1,3 mln per giovani cococo/cocopro etc, e sono in calo da anni); b) tagliare i dirigenti (siamo tra quelli che hanno il più basso rapporto dipendenti/dirigenti e con costi medi minori, basti vedere Parma o Verona); c) tagliare gli affitti passivi che incidono per 7 milioni (falso, neanche 3,5 mln e nel 2014 andremo a zero con il piano sedi già approvato); d) razionalizzare le spese (cosa vorrà mai dire? licenziare forse); e) esternalizzare (cioè dare servizi ad esterni che pagano “peggio e non sempre” i lavoratori); f) tagliare le spese per l’integrazione (in genere utilizziamo fondi governativi del Ministero Interni o Welfare) e via cianciando.
Se anche realizzassimo quanto proposto dal PdL e sulle loro cifre sgangherate copriremmo si e no 1/3 dei tagli che ci vengono comminati da questo governo scellerato.
Noi al momento non diremo una sola parola su come si dovrà affrontare questo disastro dei tagli al Comune perché prima vogliamo cambiare questa manovra. Abbiamo capito che al nostro fianco non ci saranno PdL e Lega di Modena mentre avremo Formigoni, l’ANCI, Maroni, Fontana (sindaco leghista di Varese), Tosi (sindaco leghista di Verona) ecc. I modenesi non hanno mai creduto alle fanfaluche del centro-destra e sentendo quello che dicono si capisce il perché».