La vicenda del deposito di Rivara ha travalicato il limite del buon senso, dell’educazione e del confronto democratico che devono ispirare ogni società civile che si voglia definire tale.
Il contenuto del comunicato degli organizzatori della Sagra e’ fin troppo chiaro e parla di intimidazioni ricevute che li hanno costretti a rinunciare alla sponsorizzazione da parte della societa ERG. Questo metodo ricorda, purtroppo, atteggiamenti che sono per fortuna estranei alla nostra cultura e che hanno sempre trovato un atteggiamento di condanna da parte di tutte le istituzioni locali che si sono sempre mobilitate a tutela di una sana e legale convivenza civile.
Non sono tollerabili atteggiamenti prevaricatori e di intimidazione come quelli che sono avvenuti in questi giorni.
Tutte le forze politiche e le istituzioni, anche locali, dovrebbero, piuttosto che alimentare pretestuose polemiche, attivarsi affinché tutti i cittadini possano avere la possibilità di sentire anche le ragioni di chi vuole investire sul territorio.
Noi, ribadiamo, non siamo aprioristicamente favorevoli al deposito ma esistono delle procedure di legge, che vanno rispettate, e che consentono alla ERG l’effettuazione di ulteriori indagini, monitoraggi e rilievi, ciò al preciso fine di valutare la sicurezza e la fattibilità del progetto.
Tutto il resto e’ pura disinformazione e di tanto, purtroppo, le prime vittime sono proprio I cittadini rivaresi.
Sono certo che se dovesse proseguire il clima che si e’ creato in questi giorni sara’ compito della politica e soprattutto di chi ha rappresentanza di governo, rimuovere ogni ostacolo per favorire il confronto civile e democratico e, far conoscere anche (e non solo!) Le ragioni di chi e’ favorevole al progetto.
(Luca Ghelfi, PDL)