Dopo lunghe e serrate trattative durate mesi, frutto di logoranti azioni di confronto e negoziato tra l’amministrazione e i sindacati Cisl Scuola, Uil, Snals e Gilda, il Miur ha determinato il contingente complessivo di assunzioni in ruolo. Anche con riferimento a quanto espresso recentemente dalla Cgil, interviene Nelly Papa, segretaria provinciale Cisl scuola di Reggio Emilia.
Una battaglia importante per voi..
“Molto importante. La Cisl scuola con il rilevante contributo del segretario nazionale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, sta tentando un primo passo per aiutare il paese a ritrovare nella scuola pubblica quelle prospettive di crescita e sviluppo che solo un’istituzione sana e ben funzionante può assicurare. Una direzione, questa, che purtroppo era scomparsa in seguito alla politica dei tagli organici, da cui la scuola era uscita fortemente danneggiata”.
A quanto ammontano le assunzioni previste per settembre 2011?
“Precisamente 67.000 unità in Italia, tra personale docente e Ata (ausiliari, tecnici, amministrativi) su tutti i posti vacanti e disponibili – specifica Nelly Papa – un traguardo soddisfacente per noi, che abbiamo lottato a lungo, ma prima di tutto per la scuola, che finalmente vedrà uno spiraglio di luce”.
Dia i numeri..
“Sul sistema complessivo degli ordini scolastici, per quanto riguarda il personale Ata, saranno coperti 360 posti suddivisi in: 53 posti da assistenti amministrativi, 13 da assistenti tecnici e uno da DSGA; inoltre, saranno introdotti 289 collaboratori scolastici, un guardarobiere, un infermiere e due addetti alle aziende agrarie. 320 assunzioni per i docenti: due educatori, 51 assunzioni per le scuole dell’infanzia e di 57 per le primarie; 51 insegnanti assegnati alle scuole secondarie di primo grado (scuole medie) e 69 per le scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori).
Le prospettive?
“La complessiva copertura dei posti vacanti è un punto di partenza: la stabilità del lavoro sta alla base di un valido e solido sistema scolastico. La nostra volontà è di investire risorse e assicurarne un utilizzo ottimale, valorizzare la scuola pubblica e soprattutto sostenerla per mantenere un livello di qualità alto”.