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Modena: controlli straordinari contro i reati predatori

I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Modena, nel corso dei consueti controlli del territorio finalizzati al contrasto dei reati predatori, durante apposito servizio di pattuglia nei pressi della zona industriale, hanno arrestato, nelle prime ore della mattinata odierna, un 30enne marocchino, clandestino senza fissa dimora, responsabile di danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

I militari, accorsi in via Respighi a seguito di segnalazione di alcuni residenti che avevano notato un maghrebino intento ad introdursi in una Fiat Panda, giunti in loco, constatavano l’effettiva presenza di un nordafricano che, mandato in frantumi il finestrino dell’auto, si trovava seduto al suo interno.

Il medesimo, vistosi scoperto, simulava nella circostanza di essersi addormentato dentro l’auto, ma, ciò nonostante, veniva fatto scendere dal mezzo ed invitato a salire sul veicolo militare per essere accompagnato in caserma.

Durante tali frangenti lo stesso, improvvisamente ed in modo repentino, si scagliava con veemenza contro i carabinieri, ferendo uno di essi che veniva attinto da un morso ad una mano.

Ciò nonostante, il facinoroso veniva condotto in caserma.

Quivi giunto si rendeva nuovamente protagonista di violenze e minacce nei confronti dei militari, venendo pertanto dichiarato in stato d’arresto per danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

In conseguenza dell’aggressione e del morso subito ad una mano, uno dei carabinieri ricorreva alle cure dei sanitari del pronto soccorso del Policlinico di Modena venendo dimesso con prognosi di alcuni giorni.

Il veicolo danneggiato veniva successivamente restituito al legittimo proprietario.

A.N. veniva infine associato presso il carcere Sant’Anna di Modena a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Parimenti, nel pomeriggio di ieri, i militari del suddetto reparto sono intervenuti presso il centro commerciale Grand’Emilia ove M.M., 19enne tunisino senza fissa dimora, si era reso responsabile di furto.

Lo stesso, infatti, era stato poco prima sorpreso da personale addetto al servizio di vigilanza mentre, previa effrazione del dispositivo antitaccheggio, si impossessava di un paio di scarpe ginniche.

M.M. veniva quindi denunciato a piede libero per furto aggravato.

Nella medesima serata, sempre nel corso di apposito servizio perlustrativo finalizzato alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, gli stessi militari hanno denunciato a piede libero un 33enne originario della provincia di Ravenna, pregiudicato per reati contro il patrimonio, sorpreso mentre transitava in corso Vittorio Emanuele con al seguito alcuni oggetti da scasso, tra cui una chiave inglese ed un cacciavite con punta a “taglio” di grosse dimensioni.

Pertanto, in considerazione dei pregressi precedenti specifici a carico dell’uomo ed atteso che lo stesso alla vista dei militari tentava di eludere il controllo incamminandosi di corsa in una via adiacente, i militari procedevano a deferirlo a piede libero per possesso ingiustificato di oggetti atti allo scasso, non avendo l’uomo dato contezza della propria presenza in tale luogo.
















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