Anche Casalgrande è tra i Comuni della provincia a contribuire al primato tutto reggiano che vede il nostro territorio all’apice nella partecipazione popolare e nel raggiungimento del quorum per lo strumento referendario.
“E’ un risultato importante -spiega soddisfatto Andrea Rossi- che se da un lato dimostra un importante senso civico e la non sottovalutazione di un diritto costituzionalmente riconosciuto come quello del voto, dall’altro deve far capire proprio a noi, classe dirigente, che rivestiamo ruoli di governo e responsabilità istituzionale, come siano cambiate le priorità dei cittadini e che esistono tematiche che muovono nelle nostre comunità vivo interesse e attenzione, facendo rinunciare a quella “delega in bianco” che è affidata solitamente alla politica.
Questa mobilitazione vi è stata non solo sui temi come acqua e nucleare, che riguardano il nostro paesaggio, l’idea stessa di bene pubblico e il nostro futuro, ma anche sulla giustizia per i cittadini: è significativo che tale quesito a Casalgrande abbia visto la partecipazione più alta, seppur di poco, con il 68,73: a dimostrazione che tanti hanno voluto pronunciarsi in particolare sul tema di una giustizia equa e uguale per tutti, principio che è alla base dello stato di diritto.
Sicuramente sotto gli occhi di coloro che hanno vissuto l’atmosfera dei seggi elettorali, la grande novità che emerge è quella della grande partecipazione giovanile: e si tratta di quei ragazzi appartenenti a quella generazione troppo spesso liquidata come non attenta alla politica e tiepida sui grandi argomenti di dibattito. Al contrario, questa generazione dimostra che ha voglia di essere protagonista e di essere attiva, soprattutto utilizzando il grande strumento di Internet e i nuovi media, che anche in questo caso, come già recentemente era accaduto, ha rappresentato un connettore innovativo, un luogo di confronto e mobilitazione, e un’alternativa qualificata ai mezzi di informazione tradizionali”.
