Sono già disponibili, all’URP del Comune di Sassuolo, le pastiglie larvicidi contro la zanzara tigre, che verranno distribuite gratuitamente ai cittadini (massimo due confezioni a famiglia). Questa è solo l’ultima iniziativa promossa dal Comune che da tempo è impegnato nella lotta alla zanzara tigre attraverso trattamenti di disinfestazione delle aree pubbliche più colpite dall’insetto.
Che cos’è la zanzara tigre:
La zanzara tigre è un insetto appartenente alla famiglia dei Culicidae, originaria del Sud est Asiatico e diffusasi in Italia a partire dagli anni novanta.
Questa zanzara vistosamente tigrata in bianco e nero si caratterizza per la sua aggressività, infatti è l’unica che colpisce anche in pieno giorno.
Oltre a pungere può trasmettere virus pericolosi per la salute come la febbre gialla, la febbre del Nilo, l’encefalite di St.Louis, del dengue, l’agente patogeno della dirofiliariasi e chikungunya.
Come e quando combatterla:
La zanzara tigre si adatta perfettamente al clima in cui si inserisce, specialmente quello umido dell’Emilia Romagna. Si concentra soprattutto vicino alle zone di acqua stagnante, perfette per lo schiudimento delle sue uova.
I metodi naturali (candele di citronella e gerani) non funzionano, proprio a causa della sua potente aggressività.
E’ necessario quindi trattare tombini, caditoie e zone di ristagno con pastiglie larvicide, che impediscono lo sviluppo di larve di zanzare in insetti adulti.
Una volta rilasciata la compressa nella zona desiderata, agisce dopo poche ore con un’azione larvicida che persiste per 3-4 settimane.
Questo (aprile-maggio) è il periodo ideale per l’inizio del trattamento.
Altri metodi:
Oltre all’uso di prodotti larvicidi, si possono adottare altre semplici mosse per combattere la zanzara:
-tenere pulite le grondaie e coprire tutti i contenitori dove si ferma l’acqua piovana con coperchi e zanzariere ben tese;
-non lasciare all’aperto annaffiatoi e secchi con apertura verso l’alto;
-non accumulare copertoni all’aperto;
-tenere pulite fontane e vasche ornamentali;
-tenere puliti abbeveratoi e ciotole per l’acqua degli animali.
