Per evidenti ragioni elettorali e per evitare l’effetto trascinamento sugli altri referendum, il Governo dice basta al nucleare e, per motivare una simile scelta, tocca i punti principali che come centro-sinistra abbiamo presentato recentemente in Consiglio provinciale per impostare il nostro piano energetico provinciale: no al nucleare, sì alle fonti energetiche rinnovabili.
La strumentalità delle posizioni del centrodestra si coglie, inoltre, dal dibattito avutosi proprio in quell’occasione durante il Consiglio provinciale, dove Pdl e Lega Nord hanno strenuamente difeso il nucleare.
Le opposizioni hanno infatti avversato l’ordine del giorno sul tema del nucleare da me presentato, evidenziando così la loro miopia anche di fronte a tragedie come quelle del Giappone. Addirittura, i gruppi d’opposizione hanno detto che quel documento, votato a maggioranza dal Consiglio, è “carta straccia” e “fa ridere”. Hanno fatto ironia, spiegando come immaginare il pianeta senza nucleare e con le energie rinnovabili significhi avere “deliri di onnipotenza”, e come nulla contino le nostre prese di posizione mentre i governi procedono ugualmente.
Si sbagliano, e lo stop al nucleare deciso dal Governo, composto da quegli stessi partiti Pdl e Lega Nord, lo dimostra ampiamente.
La Provincia di Reggio Emilia ribadisce il suo no alle centrali nucleare, sì a impegni concreti per il risparmio, per l’efficienza energetica e, soprattutto, per incentivi a favore dello sviluppo di fonti rinnovabili.
(Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia)