Un intervento chirurgico molto raro, quasi unico a livello nazionale e internazionale, effettuato su un bambino di tre anni, proveniente dalla Lombardia, affetto da una particolare patologia che provoca cecità e sordità. E’ stato realizzato all’Ospedale Ramazzini di Carpi presso l’Unità operativa di Otorinolaringoiatria, diretta dal dottor Stefano Galli, che è punto di riferimento nazionale per la microchirurgia dell’orecchio.
Il bambino soffre della sindrome “Charge”, parola che corrisponde all’acronimo dalle iniziali in inglese delle patologie che caratterizzano questi piccoli pazienti: difetti alla vista, malformazioni al cuore, problemi al naso, ritardo della crescita, malformazioni dei genitali e delle orecchie.
In particolare, sul bambino operato a Carpi, affetto da sordità bilaterale e totale, è stato effettuato un intervento chirurgico per l’inserimento di un impianto cocleare con l’obiettivo di dare al bambino un livello minimo di possibilità relazionali. L’operazione è stata eseguita alcune settimane fa dal dottor Maurizio Negri dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria di Carpi, in collaborazione col dottor Maurizio Falcioni dell’équipe del prof. Mario Sanna.
L’intervento chirurgico, a causa della complessità delle malformazioni, ha comportato una strategia operativa, in parte demolitiva e in parte ricostruttiva, che si è conclusa con l’inserimento di un impianto cocleare, un orecchio artificiale elettronico, per la riabilitazione della funzione uditiva. L’intervento ha avuto pieno successo, e dopo appena qualche giorno, il bambino è tornato a casa e, compatibilmente con questa terribile sindrome, sta bene. Quanto fatto al Ramazzini di Carpi gli consentirà di migliorare certamente la sua qualità di vita e di relazione, dato che il piccolo paziente, a causa della malformazione permanente agli occhi, non potrà mai leggere il labbiale.
Un intervento complesso che per altro ha avuto successo grazie alla collaborazione dei tanti specialisti dell’Ospedale Ramazzini: la dottoressa Franca Golinelli, anestesista la cui esperienza e qualità professionale hanno reso possibile la narcosi di un piccolo paziente così impegnativo; il direttore della Cardiologia Stefano Cappelli che ha inquadrato la complessa patologia cardiaca del bambino; la dottoressa Adriana Borghi, direttore della Pediatria per l’alto livello di assistenza fornito durante tutto il ricovero; e il prezioso contributo diagnostico fornito dalle dottoresse Lucia Cito e Federica Tavani della Neuroradiologia.
Presso il Centro impianti cocleari di Carpi, attivo da oltre dieci anni, si eseguono correntemente interventi di riabilitazione della sordità profonda neurosensoriale in pazienti adulti e bambini, in particolare affetti da ipoacusia ad insorgenza pre-verbale (pazienti spesso anche con malformazioni dell’orecchio medio o interno e con deficit neurologici). La completezza della diagnostica e gestionale, anche con test elettrofisiologici intraoperatori in tempo reale, ha di fatto ridotto il tempo di attesa per ottenere eccellenti risultati uditivi, con riconoscimento di parole e di frasi anche nei bambini con ipoacusia profonda e con problemi neurologici associati.