Il Presidente del Consiglio provinciale di Bologna Stefano Caliandro ha partecipato oggi alla manifestazione celebrativa del 66° anniversario della Liberazione di Bologna dal nazifascismo, svoltasi presso le ex Fonderie Sabiem.
Il Presidente Caliandro, nel suo discorso, ha voluto ricordare la non rituale importanza della data del 21 aprile; “L’incontro tra Dozza e l’esercito degli alleati polacchi è avvenuto in seguito a giornate molto infuocate di battaglia che hanno scalfito in maniera indelebile nella nostra storia i fondamentali valori della Libertà e della Democrazia”.
Il Presidente del Consiglio, nel ricordare gli operai dell’ex Fonderia Sabiem morti nel corso della seconda guerra mondiale, ha voluto sottolineare come esista nella nostra comune coscienza democratica un sottile filo rosso che collega il 21 Aprile al 1 Maggio. “La scelta operata dai padri costituenti di fondare le basi democratico-repubblicane sul lavoro, costituisce ancora oggi un esempio, e allo stesso tempo un monito, per tutti coloro i quali hanno a cuore le libertà fondamentali dei cittadini e dei lavoratori. Nel ribadire, quindi, l’importanza delle date del 21 e 25 Aprile e del 1 Maggio, sia per quello che hanno rappresentato per milioni di italiani che per quello che devono rappresentare per i cittadini di oggi e di domani, occorre che Lavoro, Libertà e Democrazia siano saldamente consegnati nelle mani del popolo”.
Il Presidente del Consiglio ha quindi voluto lanciare un segnale di assoluta contrarietà rispetto a quanti, oggi, vogliono modificare i principi fondamentali della democrazia di questo Paese ribadendo che la sovranità della nostra Costituzione è popolare, e non parlamentare, “perché non esiste modello migliore di democrazia che quello in cui la divisione dei poteri attribuisce alla volontà popolare”.