“Tremonti non ha informato il Ministro Gelmini, come e’ apparso chiaro a Ballaro’ ieri sera, e neppure la maggioranza sui tagli pesantissimi che scuola e universita’ continueranno a subire nei prossimi anni, fino al 2030. Oggi, infatti, in Commissione cultura al Senato, solo le opposizioni hanno lanciato l’allarme sulle cifre contenute nel documento economico, che prevede che la spesa per l’istruzione cali dall’attuale 4,2 per cento del PIL (contro una media europea del 5,7) al 3,7 nel 2015, al 3,5 nel 2020, al 3,2 nel 2030. Un calo enorme pari a 4,5 miliardi di euro all’anno”. Lo dichiara la senatrice del Pd Mariangela Bastico.
“Proprio queste cifre ha continuato Bastico -, insieme con la correzione al ribasso delle previsioni di crescita, evidenziano l’assenza totale di un disegno del Governo volto allo sviluppo economico e sociale del Paese: il drastico calo degli investimenti sul sapere e’ in netta contraddizione rispetto alle politiche dei più’ avanzati paesi europei e alle indicazioni della Commissione europea. I tagli sono insieme la causa e il risultato delle sciagurate cosiddette riforme del ministro Gelmini.
Il documento economico dimostra con evidenza che, fino al 2030, il governo non ha alcuna intenzione di restituire alla scuola e ai docenti alcunche’ di quello che strutturalmente le ha tagliato, con grande insipienza politica ed economica”.