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Prospettive quantitative della Ceramica, nota del PSI di Sassuolo

Il Partito Socialista,da sempre, si è interessato ai dati congiunturali provenienti dal distretto ceramico e nei limiti del possibile ha cercato di proporre o quanto meno di porre all’attenzione degli interlocutori interessati soluzioni percorribili.

La tesi pronunciata dall’Ing. Stefani, importante operatore nel settore “impiantistico” in un suo intervento in una pubblica iniziativa circa le prospettive quali-quantitative dell’industria ceramica , ripresa dall’Assessore alle attività produttive del Comune di Sassuolo e contestata dal Cav. Manfredini,in qualità di rappresentante di Confindustria Ceramica,ci vede spettatori e rispettosi delle opinioni espresse.

Abbiamo sempre avuto rispetto nella capacità del settore ceramico di cavalcare l’onda e di continuare ad essere riferimento qualitativo mondiale,nonostante la scarsa considerazione dei governi centrali.

Ricordiamo anche in questa sede la rivoluzione innovativa del passaggio dalla “ bicottura” con tempi produttivi di circa 3 giorni alla “ monocottura “ con tempi di trenta minuti…..c’è bisogno di un ulteriore innovativo passaggio e questo passa attraverso la ricerca e la innovazione.

Abbiamo auspicato iniziative per una organizzazione “Distrettuale “,del resto dobbiamo riconoscere che Confindustria Ceramica partecipò alla fase di studio del Distretto quale “ libera associazione di imprese” , miseramente fallito per indecisione delle strutture centrali.

Siamo passati alle “ reti di impresa “, abbiamo sollecitato il governo regionale ed al riguardo, recentemente, abbiamo salutato con favore la firma ,tra Confindustria Ceramica ed Assessorato Regionale alle attività produttive ,di un contratto di rete che vede la partecipazione di importanti industrie del distretto.

Non abbiamo nemmeno risparmiato critiche all’Assessorato Regionale che ha tenuto fuori dalla firma il Comune di Sassuolo…..visto che lo stesso Comune fu chiamato al momento della presentazione del bando relativo.

Il problema,a nostro parere,relativamente alle previsioni quantitative del settore,risiede nella qualità del prodotto,nella penetrazione sui mercati ed il prezzo medio di vendita.

Se Sassuolo continuerà ad applicare prezzi medi sui 15 euro al mq e la concorrenza globale ad un massimo di 5 euro ,fatturato e redditività sono mantenuti.

Come abbiamo già detto il settore ha bisogno di incentivi che possono venire solo dal governo centrale….ne abbiamo già parlato e lo ripetiamo.

Abbiamo visto incentivi al settore moda….la ceramica per noi è equiparabile.

Al settore moda sono stati dati incentivi per la revisione dei campionari, cosa si aspetta per riconoscerli anche alla industria ceramica ?

Cosa si aspetta per riconoscere una fiscalizzazione del costo della materia prima metano ?

In conclusione all’Assessore Casolari l’invito ad attivarsi presso il Ministero delle Attività produttive per un concreto aiuto al settore ceramico quanto meno per mantenere il dato prospettico quantitativo e qualitativo valutato da Confindustria Ceramica.

Forse sarebbe il caso che qualcuno dia risposta anche ai problemi dell’occupazione,anche questa evidenziata da noi in precedenti interventi ma a tutt’oggi senza riscontro.

(Partito Socialista Italiano Sassuolo)
















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