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In riferimento alla qualità dell’aria a Fiorano una nota dell’assessore alle politiche ambientali Busani

E’ con estremo rammarico che leggo su organi di informazione web che, secondo il consigliere comunale Andrea Cuoghi, a Fiorano ‘qualcuno’ sta ‘avvelenando’, e per di più ‘silenziosamente’, i propri concittadini, e che sarebbe il ‘peggior Comune’ in Emilia. Spero che queste dichiarazioni derivino dalla sua scarsa conoscenza del funzionamento e dei dati storicizzati della rete di monitoraggio della qualità dell’aria, altrimenti avrebbero non solo fini strumentali, ma anche metodi diffamatori.

I monitoraggi non avvengono su base comunale, ma su area vasta: ogni area (nel nostro caso il Distretto Ceramico) ha centraline che monitorano le zone di traffico, le aree residenziali e le aree di fondo rurale. I dati delle singole centraline sono il riferimento per tutte le aree omogenee.

La centralina di Fiorano monitora le aree di traffico; significa che il suo dato è quello di tutte le zone di ‘traffico’ del distretto. Così come il dato di Sassuolo è quello di tutte le aree residenziali e così via. Quindi, secondo il consigliere Cuoghi, anche ‘qualcuno’ di Sassuolo, Maranello e Formigine avvelena i propri cittadini.

Fiorano ha deciso il posizionamento lungo la Circondariale San Francesco perché è il Comune più industrializzato della zona, pur sapendo che i dati della sua centralina sarebbero stati peggiori di altri, così come, assieme agli altri Comuni del distretto, ha firmato il protocollo regionale(che si rivolge a chi ha più di 50000 abitanti) pur non essendone obbligato e i dati della centralina sono visibili a tutti, anche sul sito del Comune, così come informiamo periodicamente i cittadini sul nostro giornalino, altro che avvelenamento silenzioso.

Da anni purtroppo si raggiunge il limite dei 35 sforamenti tra metà febbraio e inizio marzo, perché sono i mesi peggiori dal punto di vista climatico: le basse temperature e la carenza di precipitazioni impediscono la dispersione del particolato. Da inizio anno le precipitazioni sono sostanzialmente assenti e questo ha causato il lieve peggioramento che registriamo rispetto al 2010.

Guardando i dati risulta però che il numero di sforamenti del 2010, rispetto al 2008 è calato di oltre il 30%, mentre la media giornaliera da due anni si attesta sotto il limiti imposti dalla comunità Europea. Rispettiamo ampiamente gli altri parametri, ad esempio benzene e anidride carbonica.

Questo è un grande risultato, raggiunto grazie all’impegno di comuni, provincia e regione, dei singoli cittadini e delle imprese locali.

Lavoriamo su tanti fronti diversi perché le pm 10 sono causate da emissioni e perdite di particolato in vari ambiti: industria, riscaldamento civile ed industriale, traffico (scarichi, usura gomme e freni)

Si possono citare i numerosi interventi di fluidificazione del traffico, le centinaia di contributi concessi ai cittadini per ‘metanizzare’ i propri veicoli, acquistare biciclette elettriche e sostituire elettrodomestici energivori, le modifiche ai regolamenti urbanistici che premiano il risparmio energetico, il potenziamento del trasporto pubblico, i progetti di car pooling con alcune imprese del distretto e un protocollo di programma con le imprese ceramiche per la riduzione delle emissioni in atmosfera, purtroppo rallentato dalla crisi economica. ma unico nel suo genere in Europa.

Ma a livello locale non è possibile risolvere completamente il problema e ancora si attende invece un piano nazionale dal Governo, che taglia enormi risorse al trasporto pubblico locale, cala contributi ed incentivi per ristrutturazioni e interventi di risparmio energetico, non favorisce le imprese che vogliono investire nel miglioramento ambientale.
















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