lunedì, 29 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAmbienteCambia nome il Parco Ducale, principale parco cittadino sassolese





Cambia nome il Parco Ducale, principale parco cittadino sassolese

Il Parco Ducale cambia nome: la Giunta del comune di Sassuolo, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Claudia Severi, ha, infatti, deliberato la nuova denominazione che sarà “Parco Ducale Estense”.

“Il forte legame tra Sassuolo e il Ducato Estense – commenta l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Sassuolo Claudia Severi – e l’intreccio storico tra la città e la potente famiglia dei Duchi Estensi fa parte del dna di una società, come la nostra, che vuole riscoprire le proprie origini, orgogliosa di un passato che l’ha vista protagonista, sinonimo di laboriosità, certo, ma anche di bellezza e di ricchezza. Il 2010 è stato l’anno in cui si è celebrato il quarto centenario della nascita di Francesco I, Duca d’Este, personalità determinante per le vicende del casato e dell’intero nord Italia, a cui Sassuolo era tanto cara da ergerla a dimora estiva”.

Fu, infatti, con la vasta trasformazione operata da Francesco I d’Este dell’antico castello in prestigiosa “Delizia ducale” che l’area adiacente divenne un vero e proprio parco di caccia che si collegava ai boschi della collina. A metà del Settecento Francesco III d’Este, proprio nel corso di un’ulteriore opera di abbellimento della grande residenza di “villeggiatura della corte ducale” trasformò l’area abbattendo parte dei boschi e pianificando la nuova organizzazione sul modello dei grandi giardini francesi e in particolare di Versailles.

“Grazie a questo intervento di modifica – afferma l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Sassuolo Claudia Severi – che integrava nuove e vecchie proprietà poste sia a sud che a nord, il Parco Ducale raggiunse una dimensione di circa 12 km per una larghezza massima di 1,5 km, uno dei più grandi parchi del nord Italia. Il tutto contraddistinto da aree murate, da oltre 350 statue, prospettive dipinte, viali alberati, scuderie e ovili e dal Belvedere di San Michele. Sotto l’ultimo duca di Modena, poi, Ercole III d’Este, il parco assunse l’aspetto di un grandioso parco campestre alla moda anglosassone; intervento che conseguì, per le parti in pianura vicine al Palazzo, l’abbattimento di piante e di macchi secolari”. Il nuovo disegno enfatizzava il fronte meridionale proprio perché in quegli anni era stata aperta la nuova Strada Vandelli che collegava Modena alla Toscana, pertanto l’accesso dagli appennini al ducato si apriva proprio per chi arriva da sud verso la visione del Palazzo ducale. Con l’arrivo delle truppe napoleoniche, e la vendita del parco, le condizioni progressivamente mutarono verso una maggiore produttività che comunque mantenne inalterata la trama dell’intero territorio segnato dalla pianificazione settecentesca. Tra la fine dell’800 e il ‘900, la progressiva dilatazione dell’abitato, la costruzione della ferrovia reggiana, la trasformazione intensiva dell’area compresa tra l’Ancora e Magreta che conseguì l’abbattimento delle celebre Berlete (ossia i boschi posti a margine dello stesso fiume che un tempo inondava rovinosamente queste parti), portò al distacco della parte sud da quella verso nord. La città, crescendo, ha, negli anni del dopoguerra, ridotto sempre più la parte meridionale del parco: del grande parco pensato e voluto dagli Estensi rimangono tracce nelle muraglie e nel lunghissimo cannocchiale ottico che collega il fronte del palazzo alla collina dove è collocata la Palazzina del Belvedere .

“L’intitolazione Parco Ducale Estense – conclude l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Sassuolo Claudia Severi – ci è parso un atto dovuto a memoria di chi, il grande polmone verde del centro storico, l’ha pensato, voluto e realizzato”.
















Ultime notizie