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Un lago-canale e una piazza verde per il parco Ferrari di Modena

Rimangono il lago-canale, la piazza verde, le fontane e soprattutto l’idea di inglobare su una collinetta tutte le attività ricettive. Rimangono le tre categorie funzionali previste dal primo progetto: aree ricreative e sportive per il tempo libero (tra cui un centro nuoto), aree per attività culturali e per la ricettività.

“Il nuovo progetto per la piscina al parco Ferrari è fedele al progetto di sir Geoffrey Jellicoe”, spiega l’architetto Pier Giuseppe Mucci, responsabile del gruppo di lavoro comunale che ha elaborato il piano direttore. “L’unica variante riguarda le attività culturali: se Jellicoe pensava di collocare nel parco musei e biblioteche, oggi il Comune di Modena predilige gli spazi di aggregazione giovanile, avendo sviluppato quel genere di servizi in altre aree della città”.

Nel corso degli ultimi 30 anni il progetto Jellicoe è stato realizzato per il 65% per quanto riguarda la parte naturalistica, i parcheggi di servizio e le infrastrutture per manifestazioni, eventi e iniziative. Con il nuovo progetto, la cui approvazione è prevista domani da parte della Giunta comunale, il progetto del paesaggista inglese “viene semplicemente attualizzato in quanto ancora valido e sostenibile sia dal punto di vista paesaggistico sia dal punto di vista economico”, conclude Mucci.

UN LAGO-CANALE E UNA PIAZZA VERDE

Una zona attrezzata per aggregazioni giovanili, una ricettiva e una per il tempo libero. Ma anche un lago-canale e una piazza verde. Sono questi gli elementi principali del “Progetto direttore” del parco Ferrari, interamente elaborato da tecnici ed esperti dell’Amministrazione comunale sotto la direzione dell’architetto Pier Giuseppe Mucci.

Il progetto, che sarà realizzato a stralci nell’arco di circa un decennio, è stato presentato oggi alla Conferenza dei capigruppo e la delibera sarà approvata dalla Giunta nella seduta di domani, martedì 15 febbraio, per divenire oggetto di discussione da parte della città prima dello svolgimento dell’istruttoria pubblica e l’approdo in Consiglio comunale.

Il progetto prevede il completamento di circa il 40 per cento del parco Ferrari non ancora terminato in un’area che si estende per un fronte di circa 500 metri su viale Italia e circa 120 metri su via Emilia Ovest.

Nell’area dedicata ai giovani saranno ospitate strutture di aggregazione e potranno trovare collocazione anche attività che attualmente si svolgono in altri spazi pubblici della città.

Nell’area per il tempo libero è prevista la realizzazione di una piscina, realizzata interamente con denaro di privati, dotata di una struttura coperta per attività sportive, di recupero fisioterapico e ricreative. La realizzazione sarà affidata a soggetti privati, selezionati mediante gara ad evidenza pubblica, che dovranno tener conto di precise indicazioni di tipo ambientale ed energetico. Vicino alla piscina, all’aperto, troverà spazio un solarium, mentre nella zona limitrofa potranno sorgere, come già previsto dal progetto di Geoffry Jellicoe, un bar, un ristorante, una tavola calda, chioschi e piccole attività commerciali, in particolare collegate alla balneazione.

Inoltre, la realizzazione di un lago-canale di circa 500 metri di lunghezza, 20 di larghezza e con una profondità di 110/120 centimetri, ridimensionato rispetto al progetto originale, ma in grado di consentire la ricucitura tra l’ambiente costruito e gli spazi naturali realizzati, completerà un quadro d’insieme in cui anche le nuove costruzioni saranno mitigate da terrapieni, verde e alberature. Altro elemento del progetto è la “piazza verde”, prevista da Jellicoe e riconfermata nel “Progetto direttore” come snodo tra via Emilia Ovest e viale Italia. La piazza dovrebbe consentire un accesso protetto al parco e offrirsi come anfiteatro naturale rivolto a chi vorrà organizzare spettacoli e piccole manifestazioni, ma potrà essere anche un luogo di relax per ammirare la bellezza del luogo da una prospettiva privilegiata.

I costi presunti di massima riferiti alle urbanizzazioni di competenza del Comune per interventi naturalistici e infrastrutturali (piazza verde e fontana, quota a parte parcheggi e lago-canale con relativi ponti) sono di circa 5,5 milioni di euro, di cui 1,7 per il primo stralcio (piazza verde fontana e parte delle urbanizzazioni) da realizzarsi in un quinquennio. Gli interventi per il tempo libero e le attività ricettive, che non saranno a carico del bilancio comunale, possono essere stimati in circa 10 milioni di euro. Già il piano investimenti del bilancio di previsione 2011-2013 destina alla realizzazione della piazza verde 600 mila euro in 3 anni.

PARCO FERRARI, PISCINA A COSTO ZERO PER IL COMUNE

La piscina prevista nel “Progetto direttore” del parco Ferrari, presentato oggi alla Conferenza dei capigruppo e domani al vaglio della Giunta, sarà a costo zero per l’Amministrazione comunale. Per il nuovo impianto, il Comune intende, infatti, ricorrere al sistema del project financing, coinvolgendo operatori privati e del mercato finanziario.

Se, dopo il percorso di istruttoria pubblica e i necessari passaggi istituzionali, la realizzazione della piscina sarà confermata, l’Amministrazione comunale assegnerà attraverso un bando la costruzione e la gestione dell’impianto, che risponde alla necessità di incrementare le vasche a disposizione delle società di nuoto e offrire nuovi spazi d’acqua dove coniugare, soprattutto in estate, sport e divertimento.

Una delle ipotesi, valuta la possibilità di affidare in modo congiunto la gestione della piscina Dogali e dell’impianto del parco Ferrari, anche per consentire un migliore coordinamento delle diverse vocazioni dei due complessi.

E’ pari a 2 mila 410 metri quadrati la superficie d’acqua coperta su cui possono oggi contare i modenesi e gli abitanti dei Comuni limitrofi, che in 20 minuti raggiungono gli impianti natatori della città; ciò significa complessivamente quasi 186 mila persone che ogni anno fanno registrare 521 mila presenze nelle piscine di Modena. Nella dotazione globale è però compresa la vasca dell’Accademia militare, attualmente in ristrutturazione e solitamente disponibile solo 23 ore la settimana. Inoltre, quasi metà della superficie d’acqua totale è costituita dalla vasca olimpica della piscina Dogali: mille metri quadrati riservati ad uso specialistico e nuoto sportivo. Le restanti vasche comunali sono tre nel complesso Dogali (una da 25 metri, una scolastica di 12 metri e una terza di 20 metri coperta da pallone pressostatico) e due alla Pergolesi (una da 25 e una da 20 metri). In media, ogni giorno oltre mille persone frequentano le piscine comunali (600 gli utenti medi della Dogali e 450 quelli della Pergolesi. In città, sono disponibili anche le due vasche da 25 e 50 metri della Città dei Ragazzi e quella da 25 metri dei Vigili del Fuoco.

Tra gli utenti delle piscine non ci sono solo nuotatori, ma anche anziani, donne in gravidanza, bambini e neonati alle prese con i corsi di acquaticità, persone che seguono percorsi di rieducazione funzionale e risveglio muscolare, corsi di riabilitazione, acquagim o acqua relax. A Modena, da oltre 15 anni la disponibilità di spazi è di gran lunga inferiore alle richieste avanzate dalle società di nuoto.

SULLA PISCINA SI APRE L’ISTRUTTORIA PUBBLICA

Il progetto della piscina al parco Ferrari sarà oggetto di istruttoria pubblica. Dopo la presentazione alla Conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale, avvenuta oggi, lunedì 14 febbraio, e l’approvazione in Giunta, prevista per domani, il Comune di Modena aprirà il confronto con la città.

La seduta dell’istruttoria pubblica, verbalizzata dal segretario comunale, sarà aperta oltre che a Giunta e a gruppi consiliari, anche ad associazioni, comitati e gruppi di cittadini, che potranno partecipare facendosi rappresentare da un esperto. Dopo una breve illustrazione tecnica del progetto, interverranno associazioni, comitati e gruppi e, al termine, si potranno interrogare gli esperti.

A conclusione della seduta, l’esito dell’istruttoria verrà trasmesso, assieme al parere della Giunta, al Consiglio comunale come base per il dibattito. Se il Consiglio darà il via libera, si procederà ad elaborare il piano particolareggiato dell’area. Questo strumento urbanistico prevede che il Consiglio si esprima in due momenti, a distanza di 6 mesi: il primo per l’adozione e il secondo per l’approvazione. Tra i due passaggi, i cittadini potranno presentare osservazioni.

L’intero iter per l’approvazione del progetto della piscina dovrebbe durare circa un anno e il piano particolareggiato potrebbe approdare in Consiglio per l’approvazione nei primi mesi del 2012.
















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