La Rsu Flai/Cgil dell’Inalca-Jbs di Castelvetro (MO) sosterrà e parteciperà attivamente alla manifestazione del 27 gennaio indetta dalla Fiom-Cgil a Bologna, in concomitanza dello sciopero generale dei metalmeccanici. Le Rsu Flai/Cgil di Inalca-Jbs ritengono che l’attacco portato avanti dell’Amministratore delegato della Fiat Marchionne, con l’avvallo del Governo italiano, sia un tentativo per imporre un nuovo sistema di relazioni industriali in questo Paese. Un sistema che andrà a ledere i diritti e la sicurezza dei lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro.
Riteniamo che l’accordo di Mirafiori, come quello di Pomigliano, siano due precedenti molto pericolosi. Precedenti che altri imprenditori, anche di altri settori compreso il nostro, potrebbero emulare cercando d’imporre ricatti per togliere diritti e valori democratici conquistati con lotte e sacrifici.
La risposta degli operati di Mirafiori, al referendum voluto dalla sola Fiat con la forte affermazione del no, è importante per tutti, nonostante la vittoria del “sì” al ricatto. Un risultato che servirà a tutti i lavoratori perché è ora, in tutte le aziende italiane, di fissare regole chiare sulla democrazia e la rappresentanza.
La vicenda Mirafiori – e la cosa è molto preoccupante – è avvallata dalla politica nazionale, che appoggia in maniera incondizionata l’attacco portato da Marchionne. Politici di tutti gli schieramenti, abituati a stare a sedere su comode poltrone, che non conoscono la vita di fabbrica e della catena di montaggio.
A causa di questa miopia, chi paga, sono sempre i lavoratori che continuano a subire sulla loro pelle gli attacchi dei padroni. I lavoratori continuano a morire e a farsi male sui posti di lavoro, a fronte di misere retribuzioni e condizioni di lavoro sempre più peggiorative.
(RSU Flai/Cgil Inalca Jbs Castelvetro di Modena)
