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Cgil Vignola, scuolabus: bene il ripristino del servizio, ma…

Nonostante nei giorni scorsi si sia svolto un incontro sulle scelte di bilancio del Comune di Vignola, i Sindacati apprendono solo ora dalla stampa che l’Amministrazione comunale ha deciso di ripristinare il servizio di scuolabus per le scuole materne, servizio che prima veniva fornito a livello di Unione Terre dei Castelli e che era stato soppresso qualche mese fa.

“Scelta apprezzabile, che va nella giusta direzione di salvaguardare un servizio importante per le famiglie, ma che non può non essere valutata anche nelle sue contraddizioni” afferma la coordinatrice della Cgil di zona Patrizia Palmieri.

In primo luogo si ripristina un servizio a livello comunale e non a livello di Unione, un evidente passo indietro rispetto all’idea di garantire servizi ed opportunità omogenei a livello distrettuale, in modo particolare in un momento in cui andrebbero rafforzate ed incentivate scelte collettive.

“In secondo luogo – aggiunge Diego Bernardini della Fp/Cgil – ci preoccupano fortemente tutti i possibili scenari che si aprono con la decisione di non considerare più questo servizio come lavoro dipendente e darlo in gestione ad un’associazione di volontariato”.

Va ricordato che per molti anni e fino a pochi mesi fa, il servizio scuolabus tramite regolare gara di appalto era interamente affidato a lavoratori dipendenti, alcuni dei quali nel momento della soppressione si sono trovati (e si trovano tutt’ora), con orario di lavoro e stipendio più che dimezzati. Una decisione che fu contestata dalla Cgil che chiese con forza all’Amministrazione dell’Unione di ripristinare il servizio.

“Noi non crediamo – aggiungono i sindacalisti – che in questo momento di grave crisi occupazionale la risposta che gli Enti locali debbano mettere in campo, pur a fronte dei tagli che indubbiamente stanno subendo per opera del Governo, sia quella di ridurre i posti di lavoro, utilizzando il volontariato non a integrazione e supporto del sistema di servizi pubblici, ma in sua sostituzione”.

Al di là della vicenda in questione, Cgil e Fp rilevano che i tagli del Governo stanno riducendo l’attenzione per la qualità e il valore del lavoro, e che ciò può aprire scenari preoccupanti, rischiando di legittimare e fare propria la visione dello Stato Sociale che hanno il Ministro del Welfare Sacconi e l’intero Governo: una pesantissima riduzione del sistema di protezione sociale del nostro Paese, attraverso una contrazione dell’intervento pubblico, sostituito dalla partecipazione sempre più massiccia di altri attori sociali, quali associazioni, famiglie, strutture religiose.

“Siamo convinti – spiegano Palmieri e Bernardini – che questa visione di un welfare pubblico sempre più residuale, non sia condivisa dalle Amministrazioni modenesi, ma per questo è necessario però che le azioni siano conseguenti”.

Per questi motivi Cgil e FP/Cgil della zona di Vignola solleciteranno un tavolo di discussione per affrontare le problematiche esistenti e ricercare soluzioni che non danneggino i lavoratori e le relative famiglie.
















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