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Innovami Start Up 2010, ecco i vincitori

Definito il podio del Premio Innovami Start Up, la business plan competition che mette in palio 10mila euro per sostenere le migliori idee d’impresa, con un’attenzione particolare ai settori più importanti per l’economia e il territorio imolese. La cerimonia di premiazione – che vedrà gli interventi del sindaco di Imola Daniele Manca, del presidente di Con.Ami Daniele Montroni e di Alberto Tonielli, presidente di Innovami – si terrà venerdì 17 dicembre alle 11 nella Sala del cda di Con.Ami (via Mentana 10, Imola).

Prima classificata Plasticsort, azienda fondata da Stefano Cassani – già titolare di un affermato studio tecnico, Multiprojecta, che vanta tra i propri clienti nomi del calibro di Lamborghini, Ima, System, Sacmi – con l’obiettivo di portare sul mercato un impianto completo per la separazione automatizzata delle materie plastiche. Un’idea, quella della “calamita per la plastica”, già valsa all’ingegnere imolese il primo posto al concorso “Il talento delle idee”, organizzato a giugno da Confindustria e Unicredit, e che ora – quando mancano poche settimane all’effettivo lancio sul mercato dell’impianto – si arricchisce con questo ulteriore riconoscimento, 5mila euro a fondo perduto per sostenere la fase di avviamento. “Il nostro obiettivo – ha sottolineato Cassani – è quello di arrivare sul mercato il prima possibile, con un’innovazione che si rivolge ad un settore ancora in gran parte ‘orfano’ di tecnologie all’altezza”.

Due le ulteriori aziende premiate, ex aequo, dal comitato di valutazione – composto da Alberto Tonielli, presidente di Innovami, quindi da Federico Munari, ordinario di Ingegneria economico-gestionale all’Università di Bologna, e Susanna Zucchelli, direttore di Hera Imola-Faenza – che riceveranno un premio di 2.500 euro ciascuna. Si tratta di Remembrane, da poco entrata a far parte, insieme a Plasticsort, dell’incubatore Innovami, la cui proposta si inserisce nel campo delle scienze della vita e, più in particolare, riguarda un’innovazione nel modo di gestire le colture cellulari, per ottenere farmaci più sicuri ed efficaci. Tre, in questo caso, i fondatori – il biotecnologo Alexandros Chatgilialoglu, la bioinformatica Paola Poggi e Roberto Mirabella, laureato in Statistica – con un obiettivo altrettanto ambizioso: “Innovare un modello sperimentale, pure diffuso a livello internazionale – osservano i fondatori – che attualmente non tiene conto dell’importanza della membrana cellulare (attraverso la quale, tanto per fare un esempio, transitano tutti i principi attivi dei farmaci che assumiamo) per ottenere risultati attendibili e – soprattutto – evitare brutte sorprese quando dai test sugli animali si passa ai test sull’uomo”. L’idea di Remembrane: mettere a punto un “cocktail” di acidi grassi con 10-15 diverse molecole che, aggiunto al “mezzo di coltura” delle cellule, rende la membrana sempre costante.

Anche l’altra azienda sul podio, RFM (Robotic Fitness Machines) si occupa di salute e benessere. Fondata da Stefano Berardo, laureando in ingegneria nucleare, e Manolo Monari, laureato in economia aziendale ed esperto informatico, RFM nasce attorno a un prodotto, “Fyborg”, e un concetto, quello di “macchina umana”, le cui potenzialità, dal punto di vista dei macchinari per il fitness, non sono state ancora esplorate fino in fondo. Basato sulla capacità di “resistere” – e non di “pesare”, come gli attrezzi tradizionali – Fyborg si traduce in un vero e proprio “esoscheletro” che, quando indossato dall’atleta, permette di esplorare e controllare tutte le dinamiche di movimento, simulando la resistenza offerta dall’acqua o – addirittura – di un fluido più denso a seconda delle preferenze dell’utente. Clienti “tipo” sono naturalmente palestre e centri fitness, ma anche i reparti di riabilitazione degli ospedali, le strutture ricettive che ospitano percorsi wellness, ecc.

RFM entrerà presto a far parte dell’incubatore Innovami insieme a Sonne Film, azienda nata con l’idea di sviluppare innovativi servizi nel campo dell’audiovisivo in un ottica “cross mediale”, cioè contenuti progettati per essere integrati su più piattaforme, televisione, web, telefonia, ecc.

L’incubatore si arricchisce così di altre due imprese attive nei settori economici più diversi, ma con il denominatore comune dell’alto contenuto di tecnologia. “Il nostro incubatore di imprese – osserva Alberto Tonielli, presidente di Innovami – rappresenta oramai un punto di riferimento per il territorio. Anche durante la difficile congiuntura economica dell’ultimo periodo, l’incubatore Innovami ha continuato a produrre innovazione e, soprattutto, ha consentito all’autoimprenditorialità innovativa di esprimersi, traducendo idee in progetti reali, quindi in concrete opportunità di mercato. Anche per questo, dopo cinque anni di partecipazione, in qualità di organizzatori, alla Sezione Imola della Start Cup Competition, abbiamo ritenuto che i tempi fossero maturi per organizzare una competizione interamente locale, per rispondere efficacemente alla domanda di autoimprenditorialità innovativa che nasce dal territorio, da un lato, o che, dall’altro, sceglie di radicarsi a Imola perché qui trova le condizioni giuste per operare e per crescere”.

Il Premio INNOVAMI Start-Up è organizzato da INNOVAMI con il supporto di ConAmi e la collaborazione di Nuovo Circondario Imolese, Banca di Credito Cooperativo ravennate e imolese, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Banca di Imola, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.
















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