Vicini al dolore dei familiari di Enrico R., il diciannovenne di Carpi morto probabilmente a causa di un mix di pasticche e alcol dopo una serata passata nel circolo Arci ‘Synklab’ di Bologna, e pronti ad assumersi le proprie responsabilità qualora venisse accertato un coinvolgimento del locale in quello che è successo la scorsa notte. E’ la posizione del presidente dell’Arci di Bologna Stefano Brugnara.
”Questa volta qualcosa di enorme ci ha travolto, qualcosa di terribilmente più grande di noi – si legge in una nota – Non troviamo le parole per esprimere la vicinanza alla madre e al padre del ragazzo morto, e forse quelle parole non esistono. In questo momento proviamo un grande dolore e nonostante tutto siamo consapevoli che questo sentimento è mille volte meno feroce rispetto a quello che in questo momento stanno provando i parenti di Enrico”.
L’Arci ha sottolineato che ”lavorare di notte è complicato, lavorare di notte con ragazzi è doppiamente complicato. Un senso di impotenza ci sovrasta in questo giorno terribile”. E ha aggiunto: ”Il momento del come del dove e del perchè, il momento delle domande e delle risposte arriverà e se mai dovessimo scoprire di averne, ci assumeremmo tutte le nostre responsabilità. Per ora preferiamo continuare a collaborare con le forze dell’ordine e per tutto il resto mantenere un rispettoso silenzio”.