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Domani a Bologna Ires presenta n. 5 della rivista ERE-Emilia Romagna Europa

Giovedì 23 settembre, alle ore 18, presso la Libreria delle Moline di Bologna (via delle Moline 3/A), l’Istituto di ricerche economiche e sociali della Cgil regionale presenta il quinto numero della rivista quadrimestrale ERE Emilia-Romagna-Europa – nata nel 2009 -, incentrato sul tema “Migranti, sindacato e territorio: quale integrazione”.

Ne parlano: Florinda Rinaldini, redazione ERE; Sandro Mezzadra, Università di Bologna; Giovanni Mottura, Università di Modena-Reggio Emilia; Cesare Melloni, segretario regionale Cgil Emilia Romagna.

Molte le informazioni che il numero offre sulla presenza degli immigrati in Italia e in Emilia Romagna e sulle politiche pubbliche regionali allestite per favorirne l’integrazione. Con una avvertenza già dalla breve presentazione redazionale, in cui tra l’altro si legge: “I bei volti di donne immigrate al mercato di Reggio Emilia della nostra copertina non traggano in inganno. L’immagine è emblematica della trasformazione profonda delle nostre città, ma la scelta non vuole essere rassicurante. Né lo potrebbe. Basta voltar pagina e leggere, nei vari contributi che arricchiscono il tema, delle difficoltà dell’azione sindacale nelle ricerche Ires dal ’92 a questa parte, dei paradossi del multiculturalismo all’italiana e della regolamentazione politica di un fenomeno vissuto per lo più come nuovo problema sociale in senso patologico. Con l’effetto di alimentare un clima di paura da cui non è esente l’Emilia Romagna.“

“Anche con questo numero di ERE – spiega il presidente dell’Ires regionale Cesare Minghini – abbiamo perseguito il nostro obiettivo di creare un luogo di confronto aperto tra il sindacato, il mondo dei saperi, le istituzioni e la società regionale, sui temi difficili del momento attuale. Nel Comitato editoriale, come tra gli autori degli articoli e dei saggi, sono infatti presenti sociologi, filosofi, urbanisti, politologi, esperti di economia e comunicazione, giuristi. Ci sembra importante proporre una varietà di prospettive, che tentiamo di far dialogare tra loro.”

ERE Emilia-Romagna-Europa non ha carattere monotematico, ogni numero riserva spazio ad argomenti diversi, con in primo piano l’intervista a un personaggio di spicco della regione: nel numero 5 è la volta del prof. Carlo Galli, che invita a ripensare l’Emilia Romagna contro i rischi della frammentazione e sollecita la Regione ad assumere il “governo politico” dell’economia e delle dinamiche sociali.
















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