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Bologna: passaggio ad Inps del servizio Invalidi Civili

Con riferimento ad articoli di stampa apparsi oggi su alcuni quotidiani relativi all’Ufficio Invalidi Civili il Comune di Bologna precisa quanto segue.

Fino alla Legge 109/2009 le funzioni di concessione dei trattamenti economici a favore degli invalidi civili erano in capo alle Regioni che le esercitavano attraverso i comuni.

La Legge 109/2009 ha previsto il passaggio dell’esercizio delle funzioni concessorie dalle Regioni all’INPS. Per concludere tale percorso è stato necessario stipulare in Conferenza Stato-Regioni un accordo quadro che è stato sottoscritto lo scorso 29/04/2010.

Successivamente, per completare l’iter era necessario approvare e sottoscrivere entro 60 giorni dall’accordo quadro la convenzione tra Regione, Comuni e INPS che prevedeva il passaggio definito delle competenze ad INPS il 01/07/2010.

La Regione ha approvato la convenzione con delibera di giunta lo scorso 28 giugno. Tutti i comuni capoluogo hanno approvato la stessa convenzione contestualmente. Il Comune di Bologna l’ha approvata con atto del Commissario Straordinario lo scorso 29 giugno.

È del tutto evidente, pertanto, che nessuno può sorprendersi dell’esito del percorso che era a tutti noto, né può essere contestata al Comune alcuna particolare “interpretazione della norma governativa” semplicemente perché il Comune di Bologna ha fatto esattamente quello che hanno fatto gli altri comuni senza alcuna possibilità di governare tempi e modalità.

Per quanto riguarda il personale che lavora nell’Ufficio si precisa che quello dipendente sarà assorbito in altri uffici comunali, probabilmente dopo un comando di qualche mese presso INPS per garantire la continuità del servizio (ovviamente solo per il personale che darà la disponibilità) mentre il restante personale è dipendente di una Cooperativa Sociale. Il responsabile della Cooperativa è a conoscenza da mesi che il Comune di Bologna (come tutti gli altri comuni) era in attesa del passaggio delle competenze ad INPS e che, a seguito di tale passaggio, il contratto di appalto non sarebbe più stato rinnovato. Il Comune, che ad oggi non ha più la titolarità del servizio, ha potuto soltanto chiedere ad INPS, nell’ambito delle relazioni propedeutiche alla conclusione del procedimento, di verificare la possibilità di acquisire tale personale con le modalità consentite.

E’ evidente pertanto che parlare di licenziamento di personale e, soprattutto, attribuirne la responsabilità al Comune è un po’ eccessivo.
















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