L’Amministrazione comunale incontrerà domani, martedì 1 giugno, gli associati di Forum Terzo settore, l’organizzazione che coordina le associazioni di volontariato, le cooperative sociali e le associazioni di promozione sociale sul territorio reggiano, per presentare l’Invito pubblico (bando) I Reggiani, per esempio. Il progetto, che vuole promuovere il protagonismo della società civile e della cittadinanza attiva per il 2010-2011, verrà presentato dall’assessore alla Cura della comunità Natalia Maramotti e da Roberto Montagnani, dirigente del servizio Partecipazione e decentramento del Comune di Reggio alle ore 17 nella Sala Rossa del Municipio (piazza Prampolini 1).
La proposta dà continuità ideale al progetto I Reggiani, per esempio 2009, raccolta di buone prassi, che aveva mostrato quanto Reggio Emilia fosse una città ricca di capitale sociale. L’iniziativa si era infatti chiusa con una copiosa raccolta di segnalazioni che, oltre a confermare il senso civico e la volontà dei reggiani di partecipare alla vita pubblica, avevano messo in luce idee, azioni e realtà innovative e radicate sulla realtà e le tematiche del territorio.
Il bando I Reggiano, per esempio 2010 si inserisce nell’ambito delle politiche che il Comune di Reggio intende mettere in campo in questo mandato e che puntano alla costruzione di opportunità concrete che aumentino la qualità della vita per tutti i cittadini di Reggio Emilia.
Oggi, con l’Avviso-Invito pubblico a I reggiani per esempio, il Comune indica una serie di obiettivi e rende disponibili contributi in denaro (800mila euro per il biennio 2010-2011) per sostenere progetti avanzati da gruppi di cittadini, associazioni, gruppi informali, cooperative sociali, istituti scolastici dell’obbligo a cui chiede idee, competenze, progetti, tempo disponibile per il bene comune e l’interesse generale della comunità reggiana.
La modalità prescelta per raccogliere le proposte e i progetti, selezionarli e ammetterli al finanziamento è appunto quella dell’Invito pubblico, un “bando”, a presentare “proposte per promuovere il protagonismo della società civile e della cittadinanza attiva”.
Le associazioni e il loro ‘capitale sociale’ sono interlocutori fondamentali in questa operazione, che vuole favorire la voglia di essere parte della comunità e la progettualità, spesso fervida nella società. Le aree di intervento, come si può leggere nell’Avviso-Invito, sono molteplici: dalla scuola intesa come centro della comunità (quindi con proposte per l’attività extra scolastica) alla famiglia (ad esempio gli spostamenti casa-scuola), dalla cultura alla città storica, alla socialità, allo sport e cura della comunità. Il valore massimo del contributo per ogni progetto che verrà selezionato e ammesso sarà di 30.000 euro.