Inutile che l’Assessore Costi parli di equilibrismo e di difficoltà di bilancio, snocciolando numeri e percentuali, accusando il Governo centrale per le imposizioni restrittive a cui dobbiamo sottostare.
Noi invece siamo fermamente convinti che il Governo centrale a Roma abbia agito con responsabilità e coerenza di fronte a una crisi mondiale che non risparmia certamente i piccoli comuni come il nostro e ben vengano le restrizioni gestionali amministrative imposte dal centrodestra.
L’unico responsabile di una difficoltà di bilancio a Formigine è il “Governatore” Richeldi e la sua Giunta di centrosinistra che non ha seriamente preso in considerazione le attuali situazioni di difficoltà economica che attraversa anche il nostro territorio.
Troppi sprechi e troppi investimenti ci hanno portato alla situazione attuale e a nulla valgono le scusanti di addebitare alle strutture scolastiche o al sociale, indispensabili e necessarie, l’ammontare dei debiti accumulati.
Una lungimirante Amministrazione che sappia pianificare i propri investimenti deve saper distinguere il necessario dal superfluo e oggi a Formigine di necessario ci sono solo le nuove strutture scolastiche e mirati interventi al sociale, quelli che noi non abbiamo mai minimamente messo in discussione consapevoli che quelle sono le priorità.
Nulla in contrario anche se l spese sono volte alla sicurezza ma l’argomento ci sembra, per questa amministrazione, solo di facciata.
Per tutto il resto, a partire dai completamenti delle ciclabili alle frequenti manutenzioni del patrimonio, serve, come abbiamo già ampiamente ribadito in Consiglio Comunale e nelle altre sedi istituzionali, un più attento controllo dell’esecuzione dei lavori e dei preliminari accordi che lasciano troppo spazio a una gestione imprecisa e piena di sorprese, vedi il canile a la ciclabile S.Antonio.
La tangenziale sud e il sottopasso di via Gramsci sono certamente due opere inutili.
Infine le risorse, condivise anche dalle minoranze, destinate ad aiutare i singoli e le famiglie che stanno attraversando una fase di disagio economico per la perdita del posto di lavoro, contrastano ampiamente con incarichi multipli e gli aumenti riconosciuti a quei dipendenti comunali che per meriti non meglio precisati e dimostrati, gli sono stati riconosciuti da una Amministrazione sovrana.
Presidenti e amministratori di maggiore elevatura in questo momento hanno preferito condividere i sacrifici di una classe sociale che sempre più spesso è in balia di una politica sovrana di parte e che sempre più spesso “pensa ad apparire invece di essere”.
(Valerio Giacobazzi, capolista del gruppo politico“Il Popolo della Libertà”)
