Ritengo che il modo migliore per ringraziare gli oltre 160mila cittadini Emiliani e Romagnoli sia iniziare sin da subito anche sul territorio a portare proposte concrete per il territorio nella speranza che possano concretizzarsi. Queste le prime due proposte sui temi ambiente e lavoro che avanzeremo appena insediata la nuova Assemblea Legislativa che toccano particolarmente anche il territorio di Reggio Modena e tutta la Regione per quanto riguarda le politiche sui rifiuti.
ZONA CERAMICHE COME LA NUOVA “SILYCON VALLEY” CON IL SOLARE ED ECO-TECNOLOGIE – Il comparto ceramico reggiano-modenese sta soffrendo particolarmente la crisi e come tutti gli indicatori già prefigurano in futuro nulla sarà più come prima. Per salvaguardare i posti di lavoro che rischiano di essere persi giorno dopo giorno occorre puntare su nuove economie ed una graduale riconversione aiutata da Istituzioni e Ricerca. Da qui la proposta che inizieremo ad avanzare in Regione per studiare il possibile insediamento nella cosidetta “Zona Ceramiche” di moderni impianti di raffinazione del silicio per l’industria fotovoltaica, così come puntare sulla riconversione graduale delle aziende in crisi strutturale puntando sulle nuove eco-tecnologie: fotovoltaiche, nanotecnologie applicate al settore fotovoltaico e del risparmio termico-energetico. Tutti settori che si possono sviluppare in concerto con i laboratori di ricerca della locale Università . Bisogna guardare al futuro e quindi cercare di costruire una sorta di “Silycon Valley” delle Eco-tecnologie nella cosidetta “zona Ceramiche” di Reggio e Modena.
EMILIA ROMAGNA RIFIUTI ZERO 2020: LA REGIONE FINANZI ESTENSIONE DELLA RACCOLTA PORTA A PORTA – Unici su tutti gli schieramenti abbiamo presentato un programma “Rifiuti Zero 2020” ispirato alla California. In 5 anni se vuole l’Emilia Romagna puo’ arrivare al 70% di differenziata e chiudere già diverse discariche (5) e inceneritori (3) e non realizzarne di nuovi a Reggio e Parma. Come puntando su riduzione rifiuti e raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale. Riduzione dei rifiuti attuabile attraverso il porta a porta che è dimostrato dai numeri porta ad una maggiore responsabilizzazione degli utenti che possno essere premiati (i piu’ virtuosi) attraverso la tariffa puntuale. Che fare quindi ? Proporremo subito che la Regione Emilia Romagna finanzi esclusivamente nei suoi progetti per la raccolta dei rifiuti esclusivamente l’estensione della raccolta differenziata porta a porta aiutando i Comuni nelle fase di start-up. E’ assurdo invece finanziare come ha fatto Regione e Provincia di Reggio sistemi costosississimi che non rendono posti di lavoro e differenziata tipo i cassonetti interrati dal costo di 280.000 euro per 300 abitanti a Barco di Bibbiano (Reggio) o in altri comuni.Basta con i sistemi a cassonetti stradali maggioritari nei territori di Hera ed Enia che sono complementari ad una gestione attraverso inceneritori e discariche. Con il porta a porta e la filiera del riciclo ricordiamo, oltre a raggiungere cifre dal 70% a 85% di differenziata si creano (dati Conai) 2 posti di lavoro ogni 1.000 abitanti. Inoltre dati alla mano si attua attraverso la responsabilizzazione dell’utente con questo sistema una riduzione media dei rifiuti del 20%. A quel punto l’inceneritore a Reggio sia il vecchio di Cavazzoli che la follia anti-economica del nuovo a Gavassa come quello di Parma a fianco della Barilla che verrà danneggiata economicamente e a livello di promozione da questa scelta o il raddoppio di altri impianti non hanno piu’ senso di esistere. Gli investimenti come fa la California vanno fatti su riciclo, compostaggio, riutilizzo, sistemi di trattamento meccanico a freddo e moderni centri riciclo come quello di Vedelago ( Treviso).
Queste due prime proposte sul tavolo per la nuova Assemblea Legislativa per il territorio. Iniziamo a parlare di cose concrete. Un particolare ringraziamento al consigliere di Reggio 5 Stelle Matteo Olivieri per la collaborazione a tale proposte.
(Giovanni Favia, Movimento 5 Stelle-Beppegrillo.it)
