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Modena: botta e risposta tra Leoni e Trande sui presunti sprechi del Comune a favore dei bambini nomadi

“L’Assessore Querzè non si accontenta di pagare ai nomadi la benzina per portare i figli a scuola, ma finanzia anche il dopo scuola degli studenti modenesi nel campo nomadi, pagando direttamente al loro referente per fare lezione sulla cultura sinta dentro l’area di via Fossamonda. Roba da non credere. Lo scandalo degli sprechi e dei privilegi concessi dal Comune ai nomadi, non conosce limite”. E’ quanto denuncia il Consigliere regionale del Popolo della LibertĂ , Andrea Leoni, in riferimento alla consulenza da 700 euro concessa dal Comune di Modena, referente storico della comunitĂ  nomade di Modena, per tenere incontri e visite sul tema della storia e della cultura sinta all’interno dell’area di via Fossa Monda, nell’ambito degli itinerari scuola cittĂ  2010.

“L’Assessore QuerzĂ© ci dirĂ  che anche questa spesa serve per risparmiare? Il prossimo passo della giunta Pighi quale sarĂ ? Sostituire l’educazione civica nelle scuole con l’educazione gitana? Pighi e la QuerzĂ©, giĂ  tristemente famosi per avere mandato gli studenti modenesi a lezione dall’Imam in moschea, oggi ci vogliono fare passare anche i corsi di formazione sulla cultura nomade? Pighi lamenta miseria, aumentano le tariffe e tagliano sui servizi scolastici, e ha pure la faccia tosta di pagare lezioni sulla cultura sinta. Questo scandalo deve finire – conclude Leoni -. Sono intenzionato a cancellare la legge regionale che dal 1998 ha concesso finanziamenti a fondo a perduto ad ogni progetto comunale relativo ai nomadi e il perpetrarsi di questo scandalo”.

“Con la scusa di fare i conti in tasca al Comune il prode consigliere Leoni si lancia in una nuova crociata contro gli zingari – ribatte alle accuse il capogruppo PD in Consiglio comunale Paolo Trande -.

Lo scandalo, secondo lui, sarebbero i soldi spesi dal Comune per portare a scuola i bambini nomadi e i 700 euro dati a un esponente della comunità nomade per raccontare la storia dei sinti. Bene, abbiamo capito che per il nostro strenuo difensore dell’italianità sarebbe molto meglio che i bambini nomadi fossero abbandonati al loro destino, senza scuola né insegnanti, magari agli angoli delle strade o agli incroci della tangenziale, perché intanto, secondo lui, non hanno voglia di studiare né di lavorare. E chi, come il Comune di Modena si preoccupa di integrare questa comunità – perché di integrazione si tratta – diventa sprecone e toglie il pane di bocca ai bambini italiani.

E’ la solita miopia di una destra che non sa guardare oltre il proprio naso ma solo ripetere a memoria il ritornello degli sprechi. La vera vergogna è il fariseismo di questi sepolcri imbiancati che in una mano brandiscono il Crocifisso e nell’altra il manganello, spacciandosi per difensori dell’Occidente e dei valori cristiani. Questi qui i valori cristiani non sanno nemmeno dove stanno di casa. Quanto all’Occidente, ha sconfitto l’intolleranza – quella di Leoni e dei suoi antenati reazionari – almeno due secoli fa”, conclude Trande.

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