“L’approvazione di questa legge rappresenta innanzitutto il riconoscimento di una realtà consolidata in Italia e nella nostra regione – afferma Gianluca Borghi, relatore del provvedimento sul commercio equo e solidale. “Milioni di consumatori stanno mutando i propri stili di vita e, attraverso le loro scelte libere e responsabili, possono fornire opportunità di sviluppo a produttori e lavoratori e contribuire così alla riduzione del divario tra Nord e Sud del mondo, favorendo, nel contempo, una maggiore equità e sostenibilità socio-ambientale”.
Più di un milione di produttori e lavoratori su piccola scala sono organizzati in ben 3.000 organizzazioni di base, con strutture rappresentative in oltre 50 Paesi del Sud del mondo. I loro prodotti sono venduti in migliaia di negozi specializzati, in supermercati e in numerosi altri punti vendita del Nord del mondo e con sempre maggiore frequenza nei negozi dei Paesi in via di sviluppo. Il sempre più vasto movimento del commercio equo e solidale ha svolto un ruolo guida nella sensibilizzazione dei consumatori europei in merito alle condizioni sociali, economiche e ambientali di produzione nei Paesi in via di sviluppo.
Oggi l’Emilia-Romagna si unisce a coloro che credono e scommettono sul valore di questa sfida. L’Assemblea legislativa ha infatti approvato la legge regionale “Disciplina e interventi per lo sviluppo del commercio equo e solidale in Emilia-Romagna”, frutto di un percorso condiviso con le associazioni e organizzazioni impegnate da anni nel settore.
La nuova legge si propone, da un lato, di incentivare lo sviluppo e la diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale e, dall’altro, di garantire che i prodotti immessi sul mercato con la denominazione di “commercio equo e solidale”, scelti proprio per questo dai consumatori, presentino una serie di caratteristiche, a garanzia del consumatore, coerenti con quelle definite a livello internazionale e nazionale dagli organismi di settore.
Tra le attività previste dal progetto di legge regionale vanno evidenziate la promozione di iniziative divulgative e di sensibilizzazione, mirate a diffondere la realtà del commercio equo e solidale anche nelle scuole, la creazione sulla rete Internet di un portale regionale per il commercio equo e solidale e la concessione alle organizzazioni del commercio equo e solidale di finanziamenti relativi a investimenti materiali e immateriali, funzionali all’attività dell’organizzazione. La Regione, infine, promuoverà e sosterrà le giornate del commercio equo e solidale, come occasione di incontro tra la comunità emiliano-romagnola e la realtà del commercio equo e solidale.
“E’ un successo importante – conclude Borghi – un ulteriore contributo alla costruzione di una comunità solidale che vuole affermare un’economia equa, incentrata sul consumo critico, l’educazione alla mondialità, l’imprenditoria sociale e l’informazione consapevole”.
Alcuni dati sulle organizzazioni presenti in Emilia-Romagna:
totale ricavi 2008: € 10.043.751
volume importazioni 2008: € 2.479.874
numero di organizzazioni di piccoli produttori del Sud del mondo: 105
Botteghe del Mondo che svolgono un regolare esercizio commerciale: 20
soci: oltre 2.000
lavoratori inseriti in organico: 120
volontari attivi: oltre 300
interventi educativi svolti nel 2008: 705