Ieri sera in Sala del Tricolore le autorità cittadine hanno incontrato le persone di origine straniera che nel 2009 hanno ottenuto la cittadinanza italiana a Reggio Emilia. L’iniziativa costituisce un atto dal forte valore simbolico, che avviene in occasione della Giornata internazionale per i diritti del Migrante, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite il 18 dicembre per riconoscere il contributo dei migranti al benessere e all’economia dei Paesi ospiti e di provenienza.
Un momento per riflettere insieme ai ‘nuovi cittadini’ reggiani sull’impegno di tutta la comunità nella promozione dei diritti umani fondamentali, nella lotta contro le discriminazioni, il rispetto delle regole, delle pari opportunità e del dialogo. I cittadini di altra nazionalità, che hanno ottenuto la cittadinanza italiana in provincia di Reggio, negli ultimi tre anni sono 1.718.
All’iniziativa di ieri, in una Sala del Tricolore gremita, hanno partecipato il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, il prefetto Antonella De Miro, l’assessore comunale alla Coesione e Sicurezza sociale Franco Corradini, l’assessore provinciale alla Sicurezza e Servizi sociali Marco Fantini e il presidente dell’associazione nazionale Comitato Primo Tricolore onorevole Otello Montanari.
“Il mio più caloroso benvenuto a voi tutti – ha esordito il sindaco Delrio – in questa storica Sala del Tricolore, dove è nata la nostra bandiera nel 1797, un luogo che poi ha assistito a fondamentali conquiste politiche e sociali, fino alla Costituzione nel 1948. La convivenza civile, il riconoscimento di diritti e doveri, l’affermazione di libertà, uguaglianza e solidarietà per tutti, il riconoscere e parlare un’unica lingua, l’italiano, che è fondamento dell’unità del nostro Paese fin dalle origini, ormai 150 anni fa: queste conquiste, di cui il Tricolore è simbolo, non sono mai acquisite per sempre, ma devono essere confermate ogni giorno nei comportamenti di ciascuno di noi. E’ un compito che spetta a ogni cittadino italiano. Vi aspetto il prossimo 7 gennaio, e sarò lieto di celebrare con voi l’anniversario della nascita del Primo Tricolore, alla presenza del presidente del Senato, Renato Schifani”.
“Voi – ha proseguito il sindaco – siete diventati cittadini reggiani e italiani. Un percorso non semplice. Ma sappiamo che tutti siamo stati profughi, estranei, almeno in un periodo della nostra vita. Vorrei che aveste ben presente che per noi, qui, sono stranieri soltanto coloro che sono malvagi. E, state certi, fino a quando amministreremo questa città, il principio di uguaglianza delle persone non verrà mai messi in discussione”.
Il prefetto De Miro ha sottolineato che “la vostra scelta di chiedere la cittadinanza italiana, ora ottenuta, è un atto d’amore verso questo Paese. Essere cittadini italiani è il riconoscimento di un percorso che avete compiuto, contribuendo al benessere della comunità. Culture diverse non debbono essere motivo di separazione, ma di arricchimento”, ed ha ricordato fra l’altro “il ruolo fondamentale della scuola, come palestra di democrazia e cittadinanza, per ogni persona, in un Paese avviato in un cammino di multiculturalità”.
L’incontro è stato seguito con molta partecipazione dai nuovi cittadini presenti, al più giovane e al più anziano dei quali le autorità hanno donato una copia del Primo Tricolore, il simbolo più evidente della nazione italiana e di Reggio Emilia. Nel momento del conferimento della cittadinanza, i presenti alla cerimonia avevano inoltre già ricevuto copia della costituzione italiana.
“In un momento di scontro politico così forte come quello che viviamo oggi – ha detto l’assessore Corradini – credo che un atto come questo costituisca un’importante contributo alla coesione sociale, valorizzando la presenza di chi contribuisce allo sviluppo economico del nostro territorio. Siamo orgogliosi delle nostre tradizioni e delle nostre radici, che ci danno la forza per affrontare questo difficile percorso di cambiamento, ma siamo consapevoli che nella nostra città esistono e vivono anche altre culture. La nostra fermezza nel ribadire che le regole devono essere osservate da tutti non ci esime dal confronto con i nuovi cittadini e dal valorizzarne le enormi potenzialità. L’iniziativa di oggi è anche un messaggio per il nostro Governo.”
Corradini ha poi ricordato che l’incontro di ieri costituisce una delle azioni che il Comune ha messo in atto per inserire i nuovi cittadini nella comunità locale. Oltre ad approfondimenti, anche teorici, sui temi della cittadinanza, sono previsti incontri nei quartieri per coinvolgere i nuovi cittadini sulla qualità del vivere e nella partecipazione alla gestione di strutture sociali.
L’incontro di ieri sera è stato accompagnato dall’esecuzione di brani musicali a cura di giovani musicisti dell’Istituto “Achille Peri”.