Poche persone che pagano il contributo al partito, in una Regione come la nostra, da sempre molto partecipativa, fa una certa tristezza. Forse perché la base del nostro partito, che esiste, visti i numeri delle elezioni, non sa, non conosce e sente il partito lontano. Ed è un peccato, perché a Modena c’è molto bisogno di alternanza di Governo, di una seria proposta alternativa.
Mentre il PD organizza circoli un po’ovunque, seguendo la strada di incontrare la gente dove lavora, noi fatichiamo a pagare una sede. E’ arrivato il momento di scendere fra la gente, e di spingere su un maggior coinvolgimento che spero arriverà con i Congressi, dove la base dovrà esprimersi sulla sua dirigenza.
(Avv. Gian Paolo Lenzini, Vice coordinatore regionale – PDL)
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Le polemiche di questi giorni sul gettone da girare al partito per pagare spese come ad esempio la sede trovo siano a Modena lo spunto per riflettere su quanto attaccamento al partito ci sia. E d’altra parte leggo oggi che ancora una volta il PD ha fatto un passo ulteriore verso la società civile modenese, aprendo una sede dedicata all’AUSL.
Ed è con amarezza che penso al fatto che mentre il PDL a Modena fatica a mantenere una sede, che da molti militanti non è neanche avvertita come propria, a causa dell’impronta oligarchica della direzione attuale, il PD si sposta, apre circoli, e prova a limitare l’emorragia di voti delle ultime amministrative.
Era lo spirito dei Circoli delle Libertà, di quelli del Buon Governo, di associazioni come i Popolari Liberali, uno spirito che oggi fatica ad affermarsi a Modena. Non credo sarà con i personalismi che vinceremo a Modena, ma cominciando davvero a parlare con la società civile: con tutti quei moderati che vogliono sentire proposte alternative. Il mio invito alla partecipazione naturalmente è rivolto a tutti i membri del partito, e a tutti coloro che si riconoscono nell’idea del Popolo della Libertà, a cominciare dal sottoscritto.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)