Restano agli arresti, due in carcere uno ai domiciliari, i tre giovani appartenenti all’area dell’antagonismo anarchico arrestati sabato sera dopo i disordini scoppiati in centro a Bologna nell’ambito di una manifestazione contro un concerto del gruppo nazirock ‘Nessuna Resa’. Lo ha deciso il Gip Bruno Perla nell’udienza di convalida che si è tenuta nel carcere della Dozza.
Durante l’udienza un gruppetto di una decina di compagni degli arrestati ha manifestato la propria solidarieta’ davanti al carcere. Il giudice in pratica ha accolto le richieste del Pm Giampiero Nascimbeni che aveva chiesto la custodia cautelare in carcere per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni finalizzate alla resistenza, danneggiamento aggravato per N.R., 29 anni, attivista del circolo Fuoriluogo di Bologna, e per R.N., 30, modenese, visto che hanno precedenti. Domiciliari per il terzo, anche lui modenese, 19 anni, che e’ incensurato. I tre sono difesi dall’avv. Ettore Grenci.
La protesta contro il concerto del gruppo rock di estrema destra (che si e’ poi tenuto regolarmente al Club Anni ’80 di via Riva Reno) era stata organizzata dall’Assemblea antifascista di Bologna che comprende varie sigle e che aveva chiesto l’annullamento dello spettacolo perche’ programmato in concomitanza con il 40/o anniversario della strage di Piazza Fontana. La zona era stata blindata fin dal pomeriggio da polizia e carabinieri. Verso le 20, alcuni dei manifestanti, riuniti in un corteo, nella centrale via Marconi si sono scontrati con le forze dell’ordine contro cui hanno lanciato bottiglie, sassi e petardi. Ci sono state cariche e il centro e’ rimasto paralizzato per un paio d’ore.