Pregano ancora in strada i musulmani sassolesi dopo l’ordinanza del sindaco Luca Caselli che ha imposto la chiusura della loro sede per abusi edilizi. Un cartello sul muro della sede chiusa ricorda gli orari della preghiera, ora programmati all’aperto. Ieri quasi 300 appartenenti all’associazione si erano radunati per la preghiera al Parco Amico di Braida.
La comunita’ presieduta da Zahi Qasim sembra abbia contattato un avvocato per valutare se chiedere al Tar l’annullamento del provvedimento. Il sindaco, che forse li incontrera’ mercoledi’, ribadisce che nessuna moschea sara’ costruita a Sassuolo. Nell’ottobre scorso, il diverso centro dell’associazione El Huda era stato sgomberato dall’allora sindaco del Pd, Pattuzzi, che trovo’ loro una sede, ma solo fino al 31 dicembre di quest’anno.