Il Consiglio dei cittadini stranieri plaude all’iniziativa della Procura di Bologna che ah presentato l’istanza di illegittimità costituzionale della normativa che istituisce il reato di clandestinità. Il Consiglio, su questo tema aveva approvato uno specifico OdG (n. 5 del 24 aprile 2009) sostenendo che quella che allora era solo una proposta di legge non favorisce la sicurezza, ma alimenta sentimenti di paura nei confronti degli stranieri rafforzando lo stereotipo che associa l’immigrazione alla criminalità.“Con questo nuovo indirizzo politico – afferma il Presidente del Consiglio degli stranieri Khaline Bouchaib – viene ostacolata l’inclusione sociale dell’immigrato che non è considerato al pari di un cittadino autoctono. Questa legge non colpisce soltanto i clandestini perché prevede una serie di restrizioni che colpiscono anche gli immigrati regolari. Pensiamo ad esempio ai lavoratori immigrati che – a causa della crisi – perdono il lavoro e che nel giro dei sei mesi diventano clandestini – cioè secondo la legge 94/2009 dei “delinquenti”– anche se sono qui da anni con la loro famiglia, hanno figli che sono nati qui, ecc. Altri esempi in tal senso sono la tassa di 200 euro per i rilasci ed i rinnovi dei permessi di soggiorno, le nuove difficoltà previste per ottenere la cittadinanza, le ulteriori restrizioni ai ricongiungimenti familiari (prolungamento da tre ai sei mesi per avere una risposta e, soprattutto, abolizione dell’istituto previgente del silenzio/assenso). Pertanto, ritengo che sia giusto opporsi a questa legge e cercare invece di portare avanti delle politiche migratorie che non siano unicamente finalizzate a difendere le frontiere, ma a preoccuparsi dell’immigrato come soggetto e portatore di bisogni e diritti.”
(Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna)
