Con riferimento all’articolo apparso sul giornale il “Resto del Carlino” e titolato “ Mio figlio disabile non è riuscito a lavarsi-Piscina inadeguata”, a nostro parere non bastano le manifestazioni di rincrescimento e la cosparsa del capo di cenere da parte dei gestori dell’impianto sportivo “Ca Marta”. La città deve sapere che il Comune di Sassuolo ha dato in concessione ad una società il complesso sportivo “Ca Marta”.
Oggi la titolarità della concessione è passata alla Sassuolo Gestioni Patrimoniali srl per effetto del conferimento di tutti i beni comunali alla stessa SGP.
A fine 2008,dopo una lunga vertenza legale tra la società concessionaria ed il Comune di Sassuolo,le parti hanno convenuto:
-proroga di 10 anni della concessione;
-liquidazione alla società di € 210.000 oltre IVA al 20% a titolo di maggiori costi sostenuti per lavori accessori e maggiori oneri finanziari;
-versamento di € 10.000 annui,oltre IVA,per l’incremento dei costi energetici.
La società,infine,gode di una aliquota agevolata ai fini ICI (1 per mille).
A questo punto, il nostro parere:
A parte la legittimità dell’atto sopraccitato sarebbe opportuno che il Comune dia ordine alla SGP di surrogare la società che gestisce “Ca Marta” per i lavori non fatti e denunciati dalla stampa;
che il Comune richieda un risarcimento danni di immagine,con quantificazione da parte del Consiglio Comunale da destinare ad associazioni di cittadini diversamente abili;
che sul piano amministrativo venga recuperata l’ICI ad aliquota normale,a partire dall’ultimo anno accertabile.
L’aliquota ICI agevolata,ovviamente,va sospesa in attesa della certificazioni che attestano l’idoneità degli impianti.
Questa ultima considerazione si collega al fatto che una disposizione dell’Amministratore Unico di S.G.P. del 20 settembre 2006 prendeva atto e richiamava un certificato di collaudo favorevole del 14 settembre 2006.
Mario Cardone – Partito Socialista Sassuolo
