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Fiorano: XIV Convegno nazionale di studi

logo-santuarioGiovedì 10 settembre 2009, con inizio alle ore 9.30, nella Sala delle Vedute del Castello di Spezzano, si apre il XIV Convegno Nazionale di Studi del “Centro Studi Nazionale sugli Archivi Ecclesiastici di Fiorano e Ravenna”, sul tema “Condividere la fede. Archivi di Confraternite dell’Emilia Romagna”, promosso da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna, Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Fiorano Modenese, Società di Studi Ravennati, Associazione Nazionale Archivistica Italiana Sezione Emilia Romagna, con il concorso e la collaborazione della Provincia di Ravenna, dell’Archivio di Stato di Ravenna e con il patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e le Arcidiocesi di Bologna, Modena-Nonantola, Ferrara-Comacchio, Ravenna-Cervia, le Diocesi di Carpi, Cesena-Sarsina, Faenza-Modigliana, Fidenza, Forlì-Bertinoro, Imola, Parma, Piacenza-Bobbio, Reggio Emilia-Guastalla, Rimini, San Marino-Montefeltro.

Alle ore 9.30 il convegno si apre con i saluti di: Anna Lisa Lamazzi Assessore alle Politiche culturali del Comune di Fiorano Modenese, Don Adriano Tollari dell’ Ufficio Beni Culturali ed Arte Sacra Arcidiocesi di Modena-Nonantola; Gianna Dotti Messori Responsabile Commissione Archivi Ecclesiastici Anai Sezione Emilia Romagna.

La mattinata, sotto la presidenza di Marzio Dall’Acqua, Soprintendente Archivistico per l’Emilia Romagna, prosegue con gli interventi di: Elio Tavilla, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Facoltà di Giurisprudenza su “Confraternite e riforme nel Settecento estense”; Emilio Bertoni, Coordinatore regionale Confederazione delle confraternite delle diocesi d’Italia su “Attualità e ruolo delle Confraternite”; Barbara Menghi Sartorio, Coordinatore SIUSA–Soprintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna su “Le Confraternite on line: scelte descrittive e scelte di sistema”; Mario Bertoni, Archivio di Stato di Modena su “Le Confraternite modenesi di San Geminiano e della Carità Cruciata”; Enrico Angiolini, Archivista, Ispettore onorario della Soprintendenza archivistica per l’Emilia Romagna su “Le Confraternite bolognesi”.

Nel pomeriggio le relazioni riprendono alle ore 14.30, con la presidenza di Angelo Turchini, Università degli Studi di Bologna e con le relazioni di: Elisabetta Marchetti, Università di Bologna, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali (sede Ravenna) su “Le Confraternite ravennati dei secoli XVI e XVII e i loro archivi”; Marco Mazzotti, Archivio capitolare di Faenza, su “Gli archivi delle Confraternite della città di Faenza e l’Archivio dell’Arciconfraternita della Beata Vergine delle Grazie in Faenza”; Don Enrico Peverada, Direttore Archivio storico Diocesano di Ferrara, su “Il fondo archivistico della Confraternita del Santissimo nella Cattedrale presso l’Archivio Storico Diocesano di Ferrara”; Laura Bandini, Archivista su “Il Consorzio dei Vivi e dei Morti di Parma. Il prezzo della salvezza dell’anima”; Valentina Inzani, Archivista su “L’archivio della Confraternita della Beata Vergine del Suffragio in S. Giorgio Sopramuro di Piacenza e cenni sulle Confraternite piacentine”.

Le conclusioni sono affidate al presidente Angelo Turchini. A tutti i partecipanti sarà consegnato in omaggio il XIII volume degli atti dei Convegni: “La casa di Dio. La fabbrica degli uomini. Gli archivi delle fabbricerie”, curato Gilberto Zacchè, edito a Modena da Mucchi.

Il volume sarà presentato venerdì 18 settembre a Ravenna, alle ore 10,30, presso l’Archivio di Stato, nella Piazzetta dell’Esarcato, nell’iniziativa della Società di Studi Ravennati in collaborazione con l’Archivio di Stato di Ravenna. Introduce e presiede Giuseppe Rabotti, Presidente della Società di Studi Ravennati. Presentano il volume: Bruno Adorni dell’Università degli Studi di Parma; Mario Fanti dell’Archivio Arcivescovile di Bologna; Angelo Turchini dell’Università degli Studi di Bologna. A tutti i partecipanti sarà consegnata in omaggio copia del volume.

Per contattare la segreteria del convegno e per iscrizioni, rivolgersi all’Assessorato alle Politiche Culturali di Fiorano Modenese, Tel 0536.833.418. Fax 0536/832.728, e-mail:cultura@fiorano.it, oppure all’Archivio Arcivescovile di Ravenna, Tel 0544.215.539, e-mail: info@archivioarcivescovileravenna.org. La partecipazione al Convegno è gratuita. E’ gradita conferma entro il 4 settembre alla segreteria organizzativa di Fiorano.

Scrive Gilberto Zacchè: “Il Centro studi nazionale sugli archivi ecclesiastici di Fiorano e Ravenna, promotore del convegno, origina dal Centro studi sugli archivi parrocchiali, fondato nel 1996 ed evolutosi poi, nel 2002, in Centro studi interregionale sugli archivi ecclesiastici. Accanto ai fondatori originari, la Sezione ANAI Emilia Romagna e il Comune di Fiorano Modenese, ai quali si è affiancata fin dall’inizio la Soprintendenza archivistica per l’Emilia Romagna, un ruolo sempre più rilevante è stato assunto dalla Società di Studi Ravennati e dall’Archivio Arcivescovile di Ravenna. In tempi più recenti, un valido sostegno è stato fornito anche dalla Provincia di Ravenna, dalla Fondazione Ravenna Capitale e dal Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni culturali dell’Università degli Studi di Bologna, sede di Ravenna, che, grazie al costante interessamento del prof. Angelo Turchini, ospita i nostri convegni.

La collana degli atti dei convegni, organizzati annualmente, ha accompagnato l’evoluzione del Centro, trovando ospitalità nel catalogo, diffuso a livello internazionale, della storica casa editrice modenese Mucchi, erede diretta della tradizione dei Soliani, stampatori ducali di Casa d’Este.

Nei programmi del Centro, compatibilmente con le risorse reperibili, figura anche la pubblicazione di altre collane dedicate agli inventari e ai censimenti degli archivi ecclesiastici, con la collaborazione e la supervisione scientifica della Soprintendenza archivistica competente.

Come già annunciato lo scorso anno, per motivi di razionalità organizzativa si è convenuto di mantenere un appuntamento annuale, ma a cadenza alternata nelle due sedi ufficiali di Fiorano Modenese (Castello di Spezzano) e di Ravenna. Ugualmente, ogni anno, il volume degli atti verrà presentato nella località che, alternativamente, non sarà sede di convegno. Questi cambiamenti, opportuni per garantire la continuità e lo sviluppo del Centro, non mutano l’impianto originario, basato sulla partecipazione di diversi soggetti (Enti locali, Stato, Chiesa, associazione professionale degli archivisti, singoli studiosi) e destinato ad arricchirsi di sempre nuove collaborazioni (quest’anno, ad esempio, è da menzionare l’Associazione Fabbricerie d’Italia).

Il tratto distintivo resta in ogni caso quello della gratuità e dell’esclusivo interesse scientifico, fattori che hanno consentito di realizzare un ampio programma, di respiro pluriennale, con l’utilizzo di risorse limitate, il che ha permesso di svolgere un’attività libera e continuativa prescindendo, finora, dai condizionamenti della congiuntura economica.
















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