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Due interrogazioni discusse ieri nel Consiglio comunale di Carpi

Aimag protagonista nel corso del Consiglio comunale di ieri, giovedì 16 aprile, a Carpi. E’stata infatti l’azienda multiutility l’argomento di due interrogazioni discusse in aula.

Luca Ghelfi (PdL) ha prima chiesto all’ente locale il motivo del rinnovo dell’accordo con Aimag per consentire ad essa il proseguimento dell’uso di parte del capannone industriale di proprietà comunale nell’area di via Watt nonché dell’impianto di distribuzione carburante, per garantire all’azienda la prosecuzione del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani presso l’immobile municipale. Ghelfi ha poi chiesto conto all’amministrazione della situazione riguardante l’area destinata ad impianti radiotelevisivi.
L’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Carmelo Alberto D’Addese ha replicato al consigliere PdL spiegando che la delibera di Giunta del febbraio 2009 a cui si riferiva Ghelfi non contiene un accordo simile a quello sottoscritto a seguito di una precedente delibera del settembre 2008. “Il rinnovo dell’accordo con Aimag era imprescindibile – ha spiegato D’Addese – al fine di continuare a percepire un canone di concessione in attesa di diversa soluzione. Per quanto riguarda l’area destinata all’impianto di emissione del segnale radio-tv si sta predisponendo lo schema di concessione per attivare il relativo iter di aggiudicazione, mentre la convenzione urbanistica stipulata con Radio Bruno Nord il 5 novembre scorso pone al soggetto attuatore il termine di sei mesi per dimostrare al Comune di avere titolo su un’area idonea su cui spostare l’antenna. Entro il 4 maggio 2009 dovremmo dunque stipulare con l’emittente la concessione oppure introitare la fideiussione di 50 mila euro rilasciata da essa a garanzia dell’assolvimento dell’obbligo di cui sopra”.

Il Sindaco Enrico Campedelli ha poi risposto all’interrogazione con la quale Massimo Valentini di Rifondazione Comunista chiedeva il nome dell’unica azienda che ha manifestato interesse per il bando di gara per la vendita del 25% delle azioni di Aimag spa e un chiarimento su come intendesse procedere l’amministrazione “alla luce dell’evidente fallimento dell’operazione”.

Il primo cittadino ha informato il Consiglio in primis che il nome dell’unica azienda che ha manifestato interesse è quello del Gruppo Hera, e ha rivelato che “anche imprese estere si sono informate sulle caratteristiche del bando di vendita ma che hanno deciso di stare ad aspettare quello che il Governo deciderà nel campo della liberalizzazione dei servizi pubblici economici. L’ente locale procede ora come deliberato, senza dare nulla per scontato: nei giorni scorsi abbiamo invitato Hera a fare un’offerta entro il 22 maggio, così come prevede l’iter deciso dal Patto di sindacato di Aimag nel maggio scorso, ben prima dunque della crisi mondiale, offerta che comunque potremmo anche decidere di non accettare”.

Valentini ha rammentato come avesse già scommesso sul nome di Hera come partner futuro di Aimag, come non tutti i servizi debbano essere affidati a gara, visto che piccole realtà che operano in house resterebbero fuori in base alla legislazione europea da questa possibilità, e come Hera entrerebbe in Aimag in un momento in cui le azioni della multiutility con sede a Bologna sono state colpite dalla crisi e il suo patrimonio si è svalutato. “E con una metodologia d’azione che è diversa da quella che siamo abituati a vedere all’opera da noi. In tutta Europa si pone ora il tema della ripubblicizzazione, che significa meno costi e più efficienza. Qui invece andremo verso l’unica multiutility provinciale – ha concluso Valentini – una svendita di Aimag alla concorrenza”.
















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