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Il Comune di Carpi e le politiche abitative

A Carpi l’80% dei residenti vive in case in proprietà. Il restante 20% della popolazione vive o in affitto in case ERP (edilizia residenziale pubblica), o in affitto in case di proprietà privata, o ad altro titolo in case private.

L’amministrazione comunale ha lavorato al tema della casa mettendo in campo risposte diverse perché le domande e i bisogni sono effettivamente diversi: edilizia residenziale pubblica, contributi per l’affitto, affitto casa garantito; strumenti diversi per famiglie e persone diverse. L’amministrazione comunale ha a disposizione 591 appartamenti ERP, ai quali si accede tramite un graduatoria sulla base di precisi parametri di situazione economica, sociale, familiare o sanitaria. Di questi 591 alloggi 481 sono attualmente occupati da famiglie italiane e 110 da famiglie straniere. Gli stranieri per fare domanda e partecipare alle assegnazioni devono essere in possesso di un permesso di soggiorno almeno biennale, cioè devono essere titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato o di carta di soggiorno. E a proposito di edilizia residenziale pubblica, entro uno-due mesi saranno pronti per l’assegnazione 13 appartamenti pubblici costruiti esclusivamente con fondi del Comune e dell’Acer. Altri 5 alloggi sono in ristrutturazione invece in via delle Nazioni Unite.

Il Fondo sociale per l’affitto è un altro modo utile a venire incontro a chi ha difficoltà con il pagamento dei canoni: sebbene in progressivo calo ogni anno per il ridursi degli stanziamenti statali il Fondo sociale, cui partecipa anche il Comune con fondi propri, ha contributo ad alleviare il peso dei canoni per molte famiglie: solo nel 2008 a Carpi sono state 1000 le famiglie che hanno ricevuto il fondo, per un ammontare di 570.534 euro.

L’affitto casa garantito poi prevede canoni calmierati con garanzie fornite da un fondo cui partecipano Comune e Provincia e contratti stipulati con l’assistenza degli enti pubblici. Una strada sperimentale che ha permesso a 60 famiglie di avere accesso all’alloggio e che ci auguriamo di poter sviluppare anche con l’aiuto di tanti privati.

Infine il 5 per 1000: l’anno scorso il Comune ha destinato a 51 famiglie monogenitoriali con figli minori a carico 1000 euro ciascuna, grazie alla scelta fatta dai contribuenti carpigiani.
L’amministrazione comunale sta inoltre già valutando concretamente la possibilità di acquistare alloggi pronti e vuoti sul mercato privato da mettere a disposizione per famiglie bisognose. In un momento di crisi economica come questo, in cui aumenta fortemente il numero degli sfratti per morosità, in cui si allarga la forbice tra redditi e affitti, in cui le risorse delle famiglie calano ed è sempre più difficile è accedere al mercato privato, stante il livello degli affitti, c’è bisogno del concorso di tutti, del pubblico e del privato. Anche i proprietari privati possono dunque dare una mano, immettendo nel circuito dell’affitto casa garantito i loro appartamenti sfitti.
















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