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Modena: presentazione volume su Esopo e la favola

Da un’iniziativa della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il volume “La fantasia del reale. Esopo e la favola” (Diabasis, Reggio Emilia 2008), che affronta il tema della favola esopica in una prospettiva interdisciplinare, nella convinzione che questo genere letterario ci consenta di conoscere in modo diverso il mondo, stimolando in noi la fantasia del reale.

Curato dalla dott.ssa Annamaria Contini e dal dott. Nicola Barbieri, docenti dell’Ateneo emiliano, con scritti dei ricercatori e docenti universitari Chiara Bertolini, Stefano Calabrese, Roberta Cardarello, Susanna Del Carlo, Massimo Mussini, Maria Donata Panforti, Carla Ida Salviati, il volume sarà presentato al pubblico oggi – lunedì 6 aprile – alle ore 17.00 presso l’Aula Magna “Pietro Manodori” del Complesso universitario ex Caserma Zucchi (via Allegri, 9) a Reggio Emilia.

“Questo volume – hanno spiegato i curatori – nasce da una giornata di studi che si è tenuta il 13 ottobre 2006, presso la sede reggiana dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. L’iniziativa, organizzata dalla facoltà di Scienze della Formazione, si proponeva di riflettere sui molteplici significati culturali della favola esopica; in tal senso, i relatori non erano specialisti di Esopo e/o della favola, ma studiosi appartenenti a svariate aree disciplinari (dalla pedagogia alla storia dell’arte, dal diritto alla semiologia, dall’estetica alla letteratura per l’infanzia), ai quali era stato chiesto di affrontare l’argomento sulla scorta dei loro “saperi”, usando – di volta in volta – la lente d’ingrandimento offerta da una certa disciplina”.

L’appuntamento sarà introdotto dal prof. Luigi Grasselli, Pro Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, e dal prof. Massimo Mussini, Vice Presidente della Fondazione Manodori. Oltre ai curatori del volume interverranno la prof.ssa Marina Bondi, Direttore del Dipartimento di Studi Linguistici sulla Testualità e la Traduzione dell’Ateneo emiliano, il dott. Giuseppe Caliceti, insegnante elementare, poeta, scrittore e organizzatore culturale, il prof. Franco Nasi, docente di Letteratura italiana contemporanea presso la facoltà di Lettere e Filosofia, il prof. Giorgio Zanetti, docente di Letteratura italiana contemporanea presso la facoltà di Scienze della Formazione. Il coordinamento dell’iniziativa, invece, sarà affidato alla prof.ssa Roberta Cardarello, Preside della facoltà di Scienze della Formazione.

“L’articolazione del volume – continuano la dott. ssa Annamaria Contini ed il dott. Nicola Barbieri – riflette la molteplicità di sguardi con cui ci siamo avvicinati al tema della favola. Ciò non significa che la prospettiva prescelta non sia di tipo pedagogico: questo progetto è nato anzi dall’esigenza di interrogarci nuovamente sulla funzione formativa della favola, in un periodo nel quale, come recita un palindromo francese citato in un contributo qui raccolto <Ésope reste ici et se ripose> (Esopo si riposa), cioè la tradizione favolistica sembra sollecitare solo marginalmente le riflessioni pedagogiche e le pratiche educative. In fondo, l’interrogativo dal quale siamo partiti è il seguente: perché oggi è la fiaba, e non la favola, a occupare un posto di primo piano nella letteratura per l’infanzia? La favola possiede alcune caratteristiche che la rendono oggettivamente obsoleta (e, di conseguenza, un campo di studi poco attraente per chi si occupa dell’infanzia), oppure essa sconta semplicemente il cristallizzarsi di alcuni stereotipi circa il suo ruolo e la sua natura, un appiattimento che ne occulta o erode il senso? In altri termini, le favole con il loro disarmante realismo, il loro repertorio agreste e un po’ démodé, non sanno più parlare ai bambini di oggi, oppure sono gli educatori a non saperle, a non volerle più utilizzare?”

Nicola S. Barbieri
Ricercatore in Storia della pedagogia, insegna Letteratura per l’infanzia e Discipline storico-pedagogiche presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Si occupa di storia della pedagogia anglo-americana, di storia dell’educazione fisica e dello sport, di storia delle istituzioni educative e formative scolastiche ed extrascolastiche (in particolare, dello scautismo); in letteratura per l’infanzia, sta studiando la vita e le opere di Hans Christian Andersen e Rudyard Kipling. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Istituzioni educative e formative: lineamenti storici, configurazioni strutturali, modalità operative ( a cura di, Padova 2006); Letteratura per l’infanzia. Teorie pedagogiche e pratiche testuali (Padova 2008).
Annamaria Contini
Ricercatrice in Estetica, insegna Estetica filosofica presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Si è occupata dell’estetica e della filosofia francese otto-novecentesca, e dei rapporti tra riflessione estetica e altri settori disciplinari come l’etica e la biologia. Attualmente, sta affrontando problemi che riconnettono la dimensione estetica a quella educativa: dal significato dell’arte in una società multiculturale alla funzione cognitiva della metafora in contesti sia filosofici che educativi e didattici. Tra i suoi lavori più recenti Marcel Proust. Tempo, metafora, conoscenza (Bologna 2006); «Etica ed estetica fra Fouillée, Guyau e Durkheim», in Francia/Italia. Le filosofie dell’Ottocento (a cura di R. Ragghianti e A. Savorelli, Pisa 2007).
















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