Dalle fredde e ventose strade di Trieste e dall’esperienza al quotidiano triestino Il Piccolo, alle nebbie di Ferrara e all’incarico a La Gazzetta Padana: così si potrebbe sintetizzare la vicenda umana di Stefan Jugovic, promettente cronista triestino che approda nella città estense come responsabile della pagina culturale.
E’ il 22 ottobre 1954 e in quei freddi e nebbiosi giorni autunnali si consuma, nella cittadina emiliana, un inspiegabile delitto. Jugovic ne rimane coinvolto. La storia narrata si consuma in meno di cinquanta giorni, con un incedere incalzante, in un crescendo di avvenimenti che si concludono l’8 dicembre dello stesso anno, con un finale del tutto inaspettato.
Molte sono ancora nel libro le tracce della guerra lungo le strade e nelle persone, la voglia di ricostruire, le divisioni delle idee. Rimangono indimenticabili i capitoli dedicati alla necropoli di Spina e al pittore Cosmé Tura.
Andrea Veronese, ferrarese di nascita, approda alla scrittura a 60 anni compiuti, con studi classici alle spalle, una Laurea in Architettura, una lunga esperienza di libera professione e diversi incarichi da pubblico amministratore presso la Provincia di Ferrara e dal 2007 la nomina a Presidente dell’Istituzione Castello Estense. In questo ruolo contribuisce alla realizzazione del museo dell’Hermitage.
Il libro “Nebbia”, edito da Corbo Editore verrà presentato alla presenza dell’autore, intervistato per l’occasione da Veronica Negrelli, questa sera – martedì 31 marzo – alle ore 20.15, allo Stallo del Pomodoro, Largo Hannover 63 a Modena. Il menù della serata rifletterà il legame con Ferrara di Veronese.
