domenica, 28 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeLetteraturaLibro e mostra per i 150 anni della Provincia di Modena





Libro e mostra per i 150 anni della Provincia di Modena

L’11 giugno 1859 Francesco V d’Este, incalzato dai francesi, abbandona Modena sancendo così la fine del Ducato estense, immediatamente sostituito da un Governo territoriale riconducibile all’attuale Provincia che tra poco più di due mesi compie quindi 150 anni. A questo anniversario sono dedicati il libro “Breve storia della Provincia di Modena, 1859-2009” curato dallo storico Emanuele Guaraldi e la mostra di documenti e fotografie “Tra Regno e Repubblica.

La Provincia di Modena 1859-2009”, allestita nella chiesa di San Paolo (via Selmi a Modena), che sarà inaugurata venerdì 20 marzo alle 11,30 e sarà visitabile fino a lunedì 13 aprile (dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19, sabato e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19). Sia il libro che la mostra sono realizzati dall’Istituto storico di Modena, con il sostegno di Provincia e Fondazione Cassa di risparmio di Modena, e con il contributo di Hera.
«In questi 150 anni – afferma il presidente della Provincia Emilio Sabattini – l’istituzione ha fatto molta strada accompagnando il territorio nel suo percorso verso la modernità. E oggi, ogni giorno, i modenesi entrano in contatto con la Provincia: dall’economia alla scuola, dalle infrastrutture per la mobilità al mercato del lavoro, dalla promozione del territorio alla gestione dell’ambiente, dalla pianificazione urbana ai trasporti pubblici. Ripercorrerne la storia – aggiunge Sabattini – è utile anche come punto di partenza per una riflessione sul futuro».
Il volume (edizioni Ediesse, in vendita nella librerie a 10 euro) e la mostra, ripercorrono la vita dell’amministrazione provinciale dal 1859 a oggi attraverso prospettive differenti: l’evoluzione delle funzioni dell’ente, lo sviluppo delle sue strutture organizzative, l’analisi delle prassi amministrative, disegnando un sintetico profilo della storia del territorio e della comunità modenese.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, alle 8,30 è prevista una lezione per gli studenti delle scuole superiori su “Enti locali ed educazione alla cittadinanza, mentre alle 17 (sala del Consiglio provinciale, viale Martiri della Libertà 34) si presenta il volume con la partecipazione dell’autore, del presidente del Consiglio Luca Gozzoli, di Lorenzo Bertucelli, docente di Storia contemporanea all’Università di Modena e Reggio Emilia, di Francesca Sofia, docente di Storia delle istituzioni politiche all’Università di Bologna, del vice presidente della Fondazione Massimo Giusti. Ai presenti copia omaggio.

Impegni prioritari su strade, istruzione e ambiente
La Provincia di Modena nasce nel 1859 ma il primo Consiglio, che allora non era eletto ma nominato e si riuniva una sola volta all’anno, è datato 21 marzo 1860. Il primo presidente eletto risale al 1888 poi le elezioni sono sospese durante il fascismo, quando i presidenti si trasformano in presidi e sono di nomina statale. Infine, dopo la nascita della Repubblica, con il primo consiglio eletto del 1951, le Province assumono la forma che mantengono tuttora.
Tre erano le competenze specifiche che spettavano al nuovo ente: le strade e la tutela dei dementi e degli illegittimi. A queste si aggiunse molto presto la scuola e fu in particolare su istruzione, viabilità e agricoltura che gli amministratori modenesi concentrarono la loro attività. Il primo istituto tecnico privato nasce nel 1866, sette anni dopo diviene il primo istituto tecnico provinciale che, nel 1883, sarà intitolato a Jacopo Barozzi. Nel 1898 la Provincia promuove la prima cattedra ambulante di agricoltura con l’obiettivo di sviluppare un settore all’epoca molto arretrato. L’impegno sulla scuola diventa preponderante a partire dagli anni ’50 del 900 quando sono ricostruiti il “Corni” e il Barozzi e viene fondato, nel 1958, l’istituto provinciale “Fermi” per creare tecnici per rispondere alle esigenze del tessuto produttivo locale. Negli anni ’60 il 13 per cento della spesa provinciale è destinato all’istruzione pubblica e i risultati si vedono: gli studenti quadruplicano con picchi proprio nei tecnici.
Analogo l’impegno su viabilità e trasporti: Modena è una delle prime Province italiane a intuire l’utilità dell’automobile nei trasporti pubblici e già intorno al 1910 esiste una rete di servizi con autocorriere abbastanza completa, mentre in montagna si sovvenzionano i privati che effettuano il servizio con la propria auto. È d’epoca fascista il primo servizio gran turismo che d’estate collega Modena alle stazioni turistiche di Sestola e dell’Abetone. Tra gli anni ’60 e ’70 si provvede ad alleggerire il traffico sulla via Emilia collegando nel frattempo la montagna alla pianura con la fondovalle Panaro, la fondovalle Secchia e la nuova Estense realizzata nel 1983. La Provincia partecipa anche alla realizzazione dell’autostrada del Brennero, percorribile per intero dal 1972, di cui ancora oggi detiene una quota azionaria. All’inizio degli anni ’80, tra le prime in Italia, la Provincia si dota di un assessorato all’Ambiente con l’obiettivo di bonificare i terreni inquinati e valorizzare le risorse ambientali.
















Ultime notizie