Tra gli argomenti affrontati nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 30 ottobre hanno avuto spazio anche le attività di Aimag in Sardegna e la viabilità nella cosiddetta Zona C. Luca Ghelfi (PL) ha interrogato l’amministrazione per sapere a quanto ammontino le spese sostenute da Aimag per la fase di progettazione e la partecipazione alla selezione che si è svolta nei mesi scorsi in Sardegna e relativa ad un progetto di costruzione e gestione delle reti di distribuzione del gas in project financing.
“Dopo il ricorso della Cpl di Concordia al Tar regionale sardo – ha ricordato Ghelfi – Aimag spa e le altre società facenti parte del raggruppamento temporaneo di imprese che hanno partecipato sono state condannate a pagare, visto che Aimag doveva essere esclusa dalla procedura perché società a capitale prevalentemente pubblico. Di quali professionisti si è avvalsa la società per realizzare questo progetto e quanto sono costati?”
L’assessore all’Ambiente Mirco Arletti ha replicato che Aimag ha partecipato alle gare relative a 7 dei 24 bacini sardi, e dopo cinque di queste è stata scelta come promotrice per il project financing. “Il ricorso di cui parla Ghelfi è stato impugnato e ora è al Consiglio di Stato. Aimag spa aveva il 20-23% del raggruppamento temporaneo di imprese in questione e ha investito 300 mila euro in tutto per la presentazione dei progetti di project financing per la distribuzione del gas in diversi comuni della Sardegna: 250 mila di questi sono andati a studi tecnici sardi, che non possiamo qui per motivi di privacy indicare. Ricordo però – ha concluso Arletti – che sul tema la legislazione è controversa e quando Aimag ha vinto ad Anzola Emilia, dunque fuori dal suo bacino, nessuno ha contestato la legittimità della sua partecipazione alla gara”.
Enrichetta Annovi (Forza Italia) ha poi letto in aula una sua interrogazione relativa alle problematiche viabilistiche della nuova Zona C, in specifico l’incrocio tra via Delle Magliaie e via delle Rezdore, in mancanza di segnaletica chiara e visibile, senza una pista ciclabile e con altri problemi di visibilità creati dai cassonetti della spazzatura. L’assessore a Mobilità e Traffico Carmelo Alberto d’Addese ha spiegato come la lottizzazione in questione è stata realizzata dalla Cmb e non è stata ancora presa in carico dal Comune. “Abbiamo preso contatto con la proprietà affinché provvedesse a modificare la viabilità in uso: sono stati spostati i cassonetti in precedenza troppo a ridosso dell’incrocio, ed evidenziati maggiormente passaggi pedonali e linee di mezzeria, lavori a carico di Cmb e compiuti il 23 ottobre scorso. La Commissione Viabilità e Traffico sta poi valutando un’ipotesi di collegamento ciclopedonale alla zona, che potrebbe essere realizzato a seguito dell’urbanizzazione del comparto a ridosso delle scuole Fassi”. La consigliera Annovi, pur sottolineando di non avere ricevuta risposta riguardo al numero di incidenti avvenuti nella zona, si è detta comunque molto soddisfatta per il fatto di avere fornito una sollecitazione all’amministrazione, poi intervenuta.
