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Correggio: concerto di Mundus con Paolo Fresu e Uri Caine

Giovedì 31 luglio alle 21.30 l’attesissimo concerto di Mundus con Paolo Fresu e Uri Caine, il primo alla tromba, filicorno ed effetti ed il secondo al pianoforte. E’ Correggio ad ospitare questi grandi artisti nel cinema estivo (in caso di pioggia il concerto si terrà presso il Teatro Asioli, corso Cavour, 9). E a Carpi torna dopo il concerto di Scandiano Antonio Castrignanò Ensemble, sempre alle 21.30 in Piazzale Re Astolfo.

Uri Caine è noto per le sue visionarie rivisitazioni di repertori classici, un lavoro iniziato con un omaggio a Gustav Mahler e proseguito con i Lieder di Robert Schumann e le Variazioni Golberg di Johann Sebastian Bach, pubblicati dall’etichetta Winter & Winter, che gli hanno assicurato uno straordinario successo, fino ad essere invitato, con il programma dedicato a Mahler, anche dal prestigioso festival di musica classica di Salisburgo.
Per queste sue prove Caine ha scelto organici variabili, con presenze inaspettate, in grado di confrontare musicalità diverse, dalla tradizione classica europea al jazz, all’elettronica, al klezmer, al rock, qualificandosi come uno degli architetti più intelligenti e sensibili della musica d’oggi.
Non sorprende, dunque, l’incontro con Paolo Fresu, ecumenicamente riconosciuto quale un musicista altrettanto attento ai diversi suoni del contemporaneo.
I due si sono conosciuti nel 2002 a Berchidda, quando Uri – ospite del festival curato da Paolo – ha interagito più volte, nel corso dello stesso evento, con la tromba di Fresu, confessando di essere stato totalmente coinvolto dalle atmosfere e dai suoni dei vari progetti che lo avevano visto ospite.
In quelle esperienze e in questo nuovissimo approccio in duo, Caine rivela il suo rapporto enciclopedico con la tradizione jazz, fatto di versatilità, rispetto e profonda conoscenza, come ha anche dimostrato nelle decine di prove che lo hanno impegnato come accompagnatore. Dagli esordi non ancora diciottenne nella natia Filadelfia insieme a leggende quali il sassofonista Hank Mobley alle prove dell’attualità con colleghi come il clarinettista Don Byron, il trombettista Dave Douglas, il violinista Mark Feldman, Caine si è sempre mostrato uno degli artisti più illuminati e creativi della musica d’oggi.

Il dialogo proponibile dall’incontro con Paolo Fresu – basato essenzialmente sull’interpretazione personale e personalizzata di alcuni standard “pericolosi” della storia jazzistica – è di quelli di altissimo valore qualitativo e, già sulla carta, capace di incuriosire ed affascinare anche il più lontano e tiepido appassionato. Il riferimento logico è quello con il trio di Keith Jarrett… il sentimento che muove l’esperienza è lo stesso. Da non perdere.
Dopo una serie di concerti, nell’estate 2006 Fresu e Caine hanno pubblicato il cd “Things”, per la prestigiosa etichetta Blue Note, dedicato ad una rilettura di alcuni brani divenuti classici del jazz. Come accade per il trio “standards” di Keith Jarrett, Fresu e Caine insieme hanno dimostrato quanto sia possibile rinnovare alcune tra le pagine più famose del jazz, tra ammalianti ballad ed invenzioni ritmiche, che rendono il cd “Things” un disco assolutamente da non perdere come le loro esibizioni in concerto.

Con Antonio Castrignanò, voce e tamburi, Attilio Turriti alle chitarre, Rocco Nigro alla fisarmonica, Gianluca Longo alle mandole, Francesco Congedo al contrabbasso e Riccardo Laganà ai tamburi, lo spettacolo si muove attorno al repertorio musicale della tradizione orale del Salento. Melodie e ritmi arcaici, sonagli e membrane che riconducono a pietre e colori di questo fascinoso lembo di terra. Canti di lavoro che scandiscono da sempre i tempi e la fatica quotidiana della gente che gli appartiene, senza tralasciare l’espressione musicale più travolgente, ereditata dal rito del tarantismo conosciuto in tutto il mondo, la pizzica tarantata. La musica, quindi, come richiamo alle proprie radici e come reazione alle difficoltà. La musica che resiste potente alle insidie del tempo e che ancora oggi ha il potere di racchiudere, nelle espressioni melodiche dei suoi canti e nei gesti dei suoi interpreti, sensazioni, sfumature, odori, suoni e parole appartenenti ad una cultura ancora intatta.
L’idea è quella di accompagnare lo spettatore in una dimensione senza riferimenti temporali, dove ogni azione ha il suo momento e ogni canto il suo ruolo, assumendo un valore simbolico preciso. Teatro popolare, dunque, ma anche danza che impreziosisce e narra, attraverso un linguaggio del corpo istintivo o studiato, usanze e abitudini del Salento. Saltando con il cuore.
Un equilibrio di suoni e movimenti che custodiscono ancora oggi, nelle loro espressioni arcaiche ricche di poesia, un mondo sempre capace di emozionare.

Anche alla soglia di agosto il festival musicale Mundus continua a creare incontri magici, tra professionisti, artisti e spettatori. Questa tredicesima edizione continua a entusiasmare il pubblico con i migliori artisti della scena musicale italiana ed internazionale ospitati nei Comuni di Reggio Emilia, Boretto, Casalgrande, Castelnovo di Sotto, Correggio, San Martino in Rio, Scandiano e Carpi.
Il festival che continuerà fino al 20 agosto è organizzato da Ater, Associazione Teatrale Emilia Romagna e dalla Provincia di Reggio Emilia con la collaborazione della Regione Emilia Romagna e di tutti i Comuni che ospitano gli eventi.

Info sul portale del Coordinamento dei teatri della provincia di Reggio Emilia: ReTeatri.
















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