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Castelfranco: indagine dell’Unità Operativa di Cardiologia Riabilitativa

A sole quattro settimane dall’intervento chirurgico al quale sono stati sottoposti per risolvere importanti patologie cardiologiche, la maggior parte dei pazienti ha evidenziato risultati del tutto analoghi a quelli di persone in salute e di pari età rispetto al benessere, sia fisico che psicologico. È questo uno dei dati più rilevanti emersi da una recente indagine realizzata presso l’Unità Operativa di Cardiologia Riabilitativa, centro provinciale che ha sede presso l’Ospedale Regina Margherita di Castelfranco Emilia.


Il team multiprofessionale, composto dall’equipe della Cardiologia Riabilitativa e dagli psicologi del servizio di Psicologia Ospedaliera del Dipartimento di Salute Mentale, ha somministrato un articolato questionario che aveva lo scopo di misurare la percezione di salute di pazienti che seguono percorsi di riabilitazione. Trentotto le persone coinvolte, trenta uomini e otto donne, con un’età media di 63 anni: tutte erano state sottoposte a operazioni al cuore. L’indagine è stata effettuata in due tempi, al momento dell’avvio del percorso riabilitativo e, successivamente, ad un mese dall’inizio dei trattamenti. Entrando più nel dettaglio, emerge che, in modo trasversale, già dopo trenta giorni i parametri misurati, attività fisica, dolore, salute in generale, vitalità, benessere psicofisico, attività sociali, migliorano in modo significativo e si allineano con i risultati che riguardano persone di pari età che non presentano particolari problemi di salute.

“La ricerca ci restituisce dei risultati molto interessanti. È importante evidenziare – dichiara Massimo Nardini, responsabile del Centro – che oltre al recupero fisico anche il fattore psicologico è determinante per ritornare ad una vita che sia il più possibile normale. A ciò va aggiunto che la maggiore serenità della persona che segue un percorso di riabilitazione si riflette positivamente sul clima familiare e rende anche più agevole la corretta adesione al regime terapeutico”. La ricerca, a cui ha collaborato l’intero team multiprofessionale del Centro, è stata curata da Luca Nicoli, psicologo volontario dell’Unità Operativa di Psicologia Ospedaliera, DSM, AUSL di Modena.

I positivi risultati ottenuti confermano la qualità e l’efficacia del lavoro svolto presso l’Ospedale di Castelfranco Emilia dall’Unità Operativa di Cardiologia Operativa che da oltre dieci anni lavora per favorire il recupero psico-fisico dei pazienti cardioperati, ospitando anche un certo numero di pazienti che arrivano da fuori regione.
Anche i dati relativi all’attività svolta mettono in luce l’importanza della struttura:
complessivamente nel 2007 la Riabilitazione Cardiologica e l’Ambulatorio di Cardiologia dell’Ospedale di Castelfranco hanno effettuato 2.474 visite cardiologiche, 9.957
elettrocardiogrammi, 2.489
ecocardiocolordoppler, 826 test da sforzo con tapis roulant e cicloergometro, 725
elettrocardiogrammi dinamici Holter e 13 DC Shock (scariche elettriche erogate tramite defibrillatore) 292 consulenze psicologiche individuali. Nello stesso anno sono stati realizzati 423 ricoveri ordinari e 36 in day hospital oltre a 3.321 accessi in day hospital e 88 in post-ricovero.
















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