Buona parte del Consiglio comunale di ieri, giovedì 29 maggio, è stata dedicata ai temi della sicurezza, con la presentazione e discussione di diverse interrogazioni e ordini del giorno. Della seduta daremo conto in questa e in altre note stampa che seguiranno nei prossimi giorni. Di particolare interesse le dichiarazioni fatte quasi al termine della seduta dal Sindaco Enrico Campedelli e relative alla situazione in via Lago di Bolsena.
Il primo cittadino ha ricordato che l’amministrazione comunale ha agito in questa zona con il benestare della Prefettura, convocando i proprietari dell’edificio interessato e le forze dell’ordine ad un incontro nel quale è stato ribadito che in caso di inagibilità si sarebbe intervenuti murando gli appartamenti. “Abbiamo dato tempo ai residenti di chiedere ad Aimag l’installazione di contatori singoli negli alloggi: il termine scade alla fine di maggio. Chi non lo avesse fatto – ha detto il Sindaco – si sarebbe posto contro l’amministrazione comunale. Le maggiori resistenze le abbiamo riscontrate tra i proprietari italiani e non quelli stranieri. Ad oggi (ieri, ndr) sono 53 gli appartamenti sui 62 abitati e gli 82 esistenti nell’edificio per i quali è stato richiesto l’allacciamento singolo ad Aimag”.
Nel corso della serata è stato discusso ed approvato poi un ordine del giorno firmato da Pd, Pdci e Verdi che “approvando e ribadendo l’utilità delle politiche di integrazione sociale e culturale sollecita l’amministrazione comunale ad attivare nel più breve tempo possibile la videosorveglianza, condividendo l’istituzione dei Volontari civici a supporto delle forze dei Polizia nel territorio con riferimento alla specifica legislazione regionale, dando anche mandato di continuare l’azione di coordinamento tra istituzioni locali e forze dell’ordine, sollecitando la richiesta di ampliamento del numero di agenti presenti sul territorio, con particolare riferimento alla Ps”. Il documento è stato votato dai firmatari più Lorena Borsari (Gci), con il no delle minoranze.
L’assessore D’Addese ha al proposito ribadito che gli Assistenti civici sono una delle risposte messe in campo dal Comune sui temi della sicurezza, che da ottobre si stanno svolgendo attività formative per i volontari della Protezione civile che già collaborano con l’ente locale in varie occasioni e ha tratteggiato in aula la Legge regionale 24 del 2003 che configura finalità e caratteristiche di queste persone: “una figura amica che deve lavorare tra i cittadini a supporto della Polizia municipale, ad esempio nel campo dell’antiborseggio, dei servizi alle scuole, in occasioni di blocchi del traffico, nelle emergenze ambientali o sociali, gestendo i casi meno gravi e lasciando così alla Polizia municipale quelli più importanti, sviluppando il senso civico e aumentando il controllo del territorio, dotati di strumenti e divise ad hoc”.