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PD: la variante di Pavullo ”non è più rinviabile”

Il progetto esecutivo della variante di Pavullo è stato consegnato all’Anas nell’agosto del 1999: prevede una nuova arteria di collegamento
tra Chiozza e Capanna-Pratolino che eviti l’attraversamento del centro di Pavullo.


“Sono passati quasi 9 anni da allora e il traffico in centro a Pavullo è sempre più congestionato” spiega l’on. Ivano Miglioli del Partito
Democratico “La realizzazione dell’opera non è più rinviabile. Nel frattempo – aggiunge il parlamentare del PD – l’Anas potrebbe in tempi
rapidi intervenire nel punto più critico del tracciato, le curve del Carrai, che, soprattutto nel periodo invernale, rendono estremamente
difficile la circolazione per la tortuosità e la forte pendenza della strada”.

L’on. Miglioli ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture Matteoli per sapere, tra l’altro, quali interventi urgenti intende adottare “per superare almeno l’attraversamento del punto critico cosiddetto del Carrai”.

Il progetto della variante di Pavullo è stato inserito tra le priorità della Provincia, fa parte della cosiddetta legge obiettivo e ha ottenuto
il parere favorevole sia della regione Emilia Romagna che della Sovrintendenza per i Beni Ambientali e Paesaggistici di Bologna. L’arteria
costituisce il completamento della Nuova Estense, realizzata sinora dall’Amministrazione Provinciale, trasferita all’ANAS agli inizi degli anni ’90 e inserita nel tracciato della SS12 dell’Abetone e del Brennero.
















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