Sei persone, specializzate in assalti agli sportelli automatici con l’uso di esplosivi, sono state arrestate dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Bologna Borgo Panigale per furto aggravato in concorso, possesso di materiale esplodente e ricettazione di autovetture.
Sono 5 bolognesi e un salernitano: il capo della banda M.B., 44enne bolognese, artigiano, pregiudicato, detto ‘lo zio’; C.A., 34enne di Bologna, nullafacente, pregiudicato; M.S., 33enne salernitano, operaio, pregiudicato; G.B., 33enne bolognese, nullafacente, pregiudicato; C.F., 32enne bolognese, commerciante, pregiudicato e A.M., 22enne bolognese, nullafacente, incensurato.
I sei, poco prima di essere arrestati nel loro covo, sono riusciti a fare esplodere, usando una Fiat Panda rubata come ariete, lo sportello bancomat della Banca di Roma – Gruppo Unicredit di via del Lavoro a Casalecchio di Reno ed hanno ‘prelevato’ i contanti della cassa. La banda è poi fuggita a tutta velocità a bordo di quattro auto: tre ‘pulite’, ed una quarta rubata (molto potente per sfuggire alle auto delle forze di polizia) a bordo della quale viaggiavano tre soggetti mascherati e “armati” di bombole di gas acetilene, cannelli ed arnesi da scasso.
I carabinieri da tempo erano sulle tracce della banda, e dopo l’ennesimo colpo li hanno inseguiti e fermati vicino a San Donato, nel capannone di uno dei malviventi, il ‘covo’ dove si incontravano prima e dopo il colpo, preparavano le auto veloci e depositavano le attrezzature.
Una telecamera nascosta, ha confermato la presenza della banda nel covo, così i carabinieri hanno fatto irruzione, bloccando i sei con il bottino (circa 10mila euro) e trovando un arsenale di bombole, cannelli, manometri, cavi elettrici, trapani, passamontagna, guanti, ricetrasmittenti, scanner, nastro isolante nero.
Durante l`operazione sono state sequestrate quattro auto: una Mercedes Classe B, una Ford Galaxy, una VW Polo e una Audi “TT” rubata in una concessionaria di San Giovanni in Persicelo e allestita con tutto l`occorrente per fare esplodere sportelli bancomat, postamat e casse continue.
I sei arrestati sono stati rinchiusi nel carcere “Dozza” di Bologna a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa del giudizio di convalida. Le indagini proseguono su analoghi colpi riconducibili alla banda guidata da M.B. “lo zio”.
