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Campovolo Reggio: ambientalisti consegnano petizione per realizzazione bosco

Il sindaco di Reggio, Graziano Delrio e l’assessore all’Urbanistica Ugo Ferrari hanno incontrato oggi sotto la loggia d’ingresso del Municipio i rappresentanti di varie associazioni – Amici di Beppe Grillo, Legambiente, Wwf, Resistenza verde, il Gabbiano, Centro per la riconciliazione tra i popoli, Ecoistituto dell’Emilia Romagna, Guardie giurate ecologiche volontarie, Movimento – e una ventina di studenti, che hanno consegnato 7.000 firme, chiedendo all’Amministrazione comunale la realizzazione di un bosco nella zona del campovolo.

Durante l’incontro, gli ambientalisti hanno anche consegnato simbolicamente alcune delle cento piccole piante di quercia che saranno messe a dimora domani mattina nell’area verde di Santa Croce, che già ospita 12.500 piante su un’area di 35 ettari. “La realizzazione di un bosco in questa zona – ha detto fra l’altro il portavoce degli ambientalisti – genererà un polmone verde irrinunciabile per Reggio, un produttore di ossigeno necessario per il miglioramento della pessima qualità della nostra aria”.

La risposta del sindaco Delrio e dell’assessore Ferrari è nelle previsioni del Piano strutturale comunale, che indica forti investimenti su verde pubblico e rinaturalizzazione dei luoghi. Il Psc – sottolineano gli amministratori – indica infatti la realizzazione di sette aree boscate intorno alla città (fra queste vi è appunto anche quella in zona campovolo) con la messa a dimora di 300mila piante nei prossimi 15 anni per rendere sempre più verde, più salubre e gradevole il territorio.
Il Psc conferma inoltre la creazione di fasce di ambientazione, cioè corridoi verdi che affiancano la grande viabilità con alberi, siepi e arbusti. La linea ferroviaria dell’Alta velocità sarà ad esempio costeggiata da un doppio filare alberato, a cui si aggiungeranno migliaia di piante previste per la zona della stazione di Calatrava ed altre decine di migliaia di essenze che verranno messe a dimora nelle aree limitrofe ai tre torrenti – Crostolo, Modolena e Rodano.

Il Psc tutelerà e valorizzerà inoltre i cunei verdi residui: si tratta di spazi agricoli che circondano gli insediamenti urbani e si inseriscono nel paesaggio cittadino dando luogo a una commistione tra uso urbano e uso agricolo del territorio che necessita di nuove norme: si potranno in questo modo incentivare attività agricole di vario genere, comprese quelle culturali, come ad esempio le fattorie didattiche, progetti di educazione alimentare. Volontà del Psc è infatti rafforzare una cintura verde che metta a sistema la rete costituita da fiumi e cunei verdi, in modo da creare un sistema che moltiplica l’efficienza della rete, crea nuove connessioni ecologiche e pone un limite all’urbanizzato, costruendo equilibri armonici tra le funzioni agricole ed ecologiche e gli spazi abitativi.
In questo contesto si inseriscono le ipotesi allo studio per le nuove aree boscate, che verranno a rispondere alle molteplici esigenze del territorio, costituendo, a seconda della collocazione, serbatoio di biodiversità in ottica di rinaturalizzazione e rete ecologica, polmone verde con funzione microclimatica e di miglioramento del bilancio di Co2, azione di recupero e valorizzazione dei paesaggi rurali e fluviali, polo attrattivo per la fruizione con funzione ricreativa ed educativa.
















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