Il passaggio da un modello incentrato sullo smaltimento a uno che si basi sulla raccolta differenziata è uno degli obiettivi confermati per il servizio di gestione dei rifiuti urbani, secondo il piano finanziario 2008 approvato ieri dal Consiglio comunale. L’assessore all’Ambiente Giovanni Franco Orlando ha presentato la delibera, che ha ricevuto il voto favorevole della maggioranza e del gruppo indipendente e il voto contrario della minoranza, spiegando che “l’incremento medio delle tariffe per le utenze domestiche sarà del 2,91%, un valore che in cifra assoluta va dai 3,66 ai 7 euro in un anno.
L’aumento per le utenze non domestiche sarà del 6,28% in media, il quale però”, ha precisato l’assessore, “compensate da un sistema di incentivi che, se applicati integralmente, comportano addirittura una diminuzione rispetto al 2007”.
La riorganizzazione del sistema di gestione rifiuti avviata tra il 2005 e il 2007 ha puntato ad allineare gli obiettivi aziendali del gestore a quelli dell’Amministrazione. I contenitori destinati alla raccolta differenziata sono passati dal 39% al 50% del totale, così come è aumentato il numero degli svuotamenti per plastica, carta e organico. Accanto a queste iniziative di potenziamento, si è provveduto alla sperimentazione della raccolta porta a porta, nel centro storico, per le grandi utenze come i mercati di via Albinelli e del lunedì e per la frazione di Albareto. In due anni la raccolta differenziata è passata dal 30,2% al 36, 2%, con un aumento di 4 punti percentuali nel 2007.
“Nel 2008”, ha aggiunto l’assessore Orlando, “si consolideranno le iniziative già avviate, si estenderà nella Circoscrizione 3 il modello già positivamente sperimentato a Modena Est ed esteso nel corso del 2007 a tutta la Circoscrizione 2, si potenzieranno gli orari delle isole ecologiche, si aumenteranno i passaggi dell’isola ecologica itinerante. Vogliamo arrivare al 40% di differenziata entro l’anno e puntare all’obiettivo provinciale del 55% nel triennio. Le voci di costo relative a raccolta differenziata, spazzamento e grandi utenze sono diminuite, mentre gli aumenti di costi riguardano lo smaltimento e le isole ecologiche. Con gli ipermercati si è avviata una nuova modalità di collaborazione e si sono riequilibrati i costi tra le utenze domestiche e non domestiche, con uno spostamento dell’1, 28% di costi a vantaggio delle utenze domestiche”. Oltre alla delibera su piano finanziario e tariffe del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati per l’anno 2008, il Consiglio comunale ha votato anche tre ordini del giorno sul tema delle tariffe dei rifiuti urbani: è risultato approvato quello di maggioranza, presentato in aula dal consigliere verde Mauro Tesauro e modificato da un emendamento proposto dallo stesso consigliere. Sono state invece respinte le due mozioni presentate da Dante Mazzi di Forza Italia e Baldo Flori di Modena a colori.
Sulle tariffe rifiuti e acqua interviene Leoni (PDL)
“I ripetuti ed enormi aumenti, con percentuali a due cifre, delle tariffe a carico delle famiglie modenesi, confermano il fallimento dell’Agenzia di ambito territoriale che a Modena doveva garantire tariffe più eque e più giuste. Sul tema delle tariffe di acqua e rifiuti, l’ATO di Modena continua a dimostrarsi un ente tanto inutile quanto dannoso e costoso. Da quando poi c’è ATO le tariffe sono diventate sempre più ingiuste ed insostenibili, con l’aggravante che l’attuale Presidente dell’ATO Modena ha dichiarato candidamente a mezzo stampa che l’ente non può fare nulla per evitare i paurosi aumenti registrati dalle tariffe”.
Lo ha affermato il Consigliere regionale del PDL Andrea Leoni che sul tema ha presentato una specifica interrogazione con la quale chiede conto alla Giunta Errani delle cifre sulla gestione dell’Agenzia, le scelte di bilancio, gli indirizzi e le strategie del Consiglio di Amministrazione.
“Per quanto i cittadini dovranno continuare a subire i rincari e a mantenere in piedi un ente pubblico che non tutela affatto gli interessi degli utenti e la cui unica funzione sembra solo quella di garantire lo stipendio a quei i politici che vi hanno trovato una comoda poltrona? Anziché tagliare la spesa pubblica e i servizi perché non cominciamo ad abolire gli enti inutili come l’ATO?”