Venerdì 14 marzo, alle ore 18, nella sala esposizioni di piazza Casotti, inaugurazione della mostra dedicata alla produzione scultorea di Giovanni Laurent.
La mostra, affidata alla cura di Egle Prati, si inserisce nel progetto “Reggio per l’arte per Reggio”, promosso dal Comune di Reggio Emilia e dalla Fondazione Pietro Manodori con l’intento di valorizzare la produzione artistica della nostra città.
Dopo l’antologica dedicata lo scorso inverno ad Achille Incerti è ora la volta di un artista emergente del territorio di cui sarà possibile approfondire la conoscenza attraverso la presentazione di trenta sculture, allestite nei suggestivi spazi di Palazzo Casotti.
Giovanni Laurent ama il contatto fisico con la terra, che modella in forme elementari, ma cariche di valori storici e simbolici, e poi cuoce nel forno del suo laboratorio, trasformando gli oggetti in solide e colorate sculture.
I suoi temi rivitalizzano forme antiche, ritrovate nella mitologia e nella ceramica antica, in particolare nel mondo egizio da cui recupera le forme dei vasi canopi e da quello etrusco.
Ma in queste scelte rilevante importanza ha anche la sua storia personale. La natia valle d’Aosta gli offre le memorie infantili delle rustiche sculture lignee votive e la Sardegna, a cui è legato per via della famiglia paterna, gli ha indicato la via della riduzione a forme elementari della figura umana. Le sculture che modella, infatti, sono rivisitazione moderna dei vasi antropomorfi legati ai riti funerari antichi, delle stele e delle erme apotropaiche poste a protezione dei coltivi e dei crocicchi. Su queste forme tornite e geometriche trasferisce l’immagine dell’uomo moderno, dei suoi miti e dei suoi riti.
L’Erma dell’automobilista, così, diventa l’ironica immagine del rapporto fra l’uomo e la macchina, elemento insieme funzionale e distruttivo. Il San Sebastiano trafitto dalle frecce si trasforma nel lavoratore ferito dalle scorie dell’attività industriale. Le sue sono forme suggestive e rigorose nel medesimo tempo, in cui l’ingabbiatura bianca o nera e il graffito aggiungono toni cromatici che si alternano al rosso vivo della terracotta.
La mostra rimarrà aperta fino al 13 aprile col seguente orario: dal martedì al venerdì 16/19; sabato, domenica e festivi 10/13 – 16/19. Chiuso il lunedì ad esclusione del 24 marzo, giorno di Pasquetta.