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In Svezia un nuovo centro Remida

Narra la leggenda che tutto ciò che Re Mida toccava si trasformava in oro per contagio. Qualcosa di simile sta accadendo anche per il Remida ‘nostrano’, la cui esperienza di riciclaggio creativo sta contagiando altre città europee.

Lo scorso 15 febbraio a Södertälje, una cittadina svedese a 40 chilometri da Stoccolma, ha aperto un nuovo centro Remida che, seguendo il modello made in Reggio, dà nuova vita attraverso un riutilizzo creativo a materiali e oggetti di scarto che altrimenti verrebbero buttati via perché apparentemente senza valore.

All’inaugurazione hanno partecipato Elena Giacobini e Graziella Brighenti del centro Remida di Reggio Emilia che hanno illustrato a insegnanti, politici ed amministratori scolastici locali l’esperienza pedagogica reggiana e le opportunità di riciclaggio ecosostenibile presenti a Södertälje, una città industriale con un tessuto variegato composto da grandi fabbriche e piccole e medie imprese, che ha quindi un ampio bacino di fornitori di materiali. Le attività di Remida Södertälje saranno inizialmente rivolte a bambini e giovani fino a 20 anni, con particolare attenzione ai ragazzi in età prescolare. In futuro, il centro coinvolgerà anche le residenze per anziani del luogo.

La nascita di Remida Södertälje amplia la rete dei centri che, ispirandosi alla ‘casa madre’ reggiana nata nel 1996 per volere dell’Istituzione scuole e nidi d’infanzia comunali e di Enìa, si sono diffusi in Italia e nel mondo a Lecco, Passariano (Udine), Valpolcevera (Genova), Torino, Biella, a Napoli Poerio Ponticelli e Neghelli, nelle città danesi di Roskilde, Randers, Jelling, Hirtshals ed Egtved e a Perth in Australia.

Il successo del progetto culturale di Remida, che nella nostra città oggi è portato avanti dall’associazione Amici di Reggio Children, deriva dalla capacità di coinvolgere il pubblico – bambini ma anche adulti – in un’esperienza che coniuga creatività, divertimento ed ecologia e propone un nuovo approccio nei confronti dei materiali usati e degli scarti. Le rivisitazioni degli oggetti proposte dai laboratori Remida non solo hanno valenza etica perché si oppongono alla cultura dell’usa e getta, ma riescono a far emergere il bello, il divertente, l’ironico da scarti e avanzi della produzione artigianale e industriale.
permettono quindi di scoprire le qualità nascoste delle forme e delle materie, di andare oltre l’uso e le funzioni inscritte negli oggetti per trasformali in qualcosa di inedito.
















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