“Il servizio per il trasporto pubblico a Reggio funziona e si sviluppa. Ne è prova il fatto che proprio oggi è entrata in funzione la terza linea di Minibù Act, la ‘H’. L’Amministrazione comunale mette in campo due punti fermi sul trasporto pubblico locale: risorse per 750mila euro nel Bilancio di previsione e la volontà di incrementare il servizio pubblico. In tal senso, variazioni di Bilancio sono sempre possibili”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità, Paolo Gandolfi, intervenendo durante il dibattito su Act e trasporto pubblico, oggi in Consiglio comunale. Vi è fra l’altro la possibilità di destinare a questa voce di Bilancio parte delle risorse introitate con la variazione dell’addizionale Irpef”.
L’assessore Gandolfi ha però ricordato che “il nostro sistema di trasporto pubblico è sostenuto, per il 90 per cento, da risorse statali. Non è perciò l’ente locale proprietario che può cambiarne il destino. Però l’Amministrazione comunale può intervenire, ad esempio finanziando nuovi servizi o pianificando strategie attraverso il Piano della Mobilità. Sul fronte operativo, poi, quel che si fa, ciò che si attua lo decide l’Agenzia per la Mobilità, di cui il Comune è proprietario”.
Nel corso del dibattito, il Consiglio ha approvato – 20 voti favorevoli e tre astenuti (Giaroni, Prati e Giovannini) – una mozione con la quale si impegna la Giunta “ad attivarsi nei confronti dell’azienda Act affinché venga attivato al più presto il venerdì e il sabato notte, in una fascia oraria compresa tra le 21,30 e le 4 del mattino seguente con una corsa ogni 30 minuti, una linea di autobus sul percorso Est-Ovest (da Sant’Ilario a Rubiera), cui assegnare anche un idoneo servizio di vigilanza a bordo”. Questo, per agevolare e rendere più sicuro il trasporto dei giovani nelle sere abitualmente destinate al divertimento.
Il consiglio ha inoltre approvato quattro ordini del giorno.
Nel primo odg – che ha ottenuto 18 voti favorevoli (Pd, Pdci e Prc), quattro contrari (Lega Nord, Forza Italia, An e Udc) e un astenuto (Colosimo di Italia Popolare) – si legge: “Vista la disponibilità emersa dal dibattito di oggi di riconoscere la necessità di maggiori risorse economiche per sviluppare il trasporto pubblico locale, si chiede alla Giunta che la destinazione di nuove risorse nel corso del 2008 avvenga a fronte di un progetto di sviluppo strategico del servizio, ovvero di un piano industriale in sintonia con quanto previsto dal Piano della mobilità”.
Nel secondo odg – approvato con 18 voti favorevoli (Pd, Prc e Pdci), quattro contrari (Udc, Lega Nord, An e Forza Italia), un astenuto (Colosimo di Italia Popolare) – si impegna la Giunta “ad operare scelte coerenti con l’obiettivo della valorizzazione di capitale umano, riducendo il rischio di precarietà e tutelando con diritti certi il lavoro flessibile e atipico anche attraversp òa progressiva riduzione dei subaffidamenti”.
In terzo odg – approvato con 19 voti favorevoli (Pd, Pdci e Prc), quattro contrari (Lega Nord, An, Udc e Forza Italia) e un astenuto (Colosimo di Italia Popolare) – il Consiglio “auspica che la Regione destini al bacino di Reggio Emilia le risorse rese disponibili dall’ultima legge Finanziaria, necessarie alla copertura dei servizi attualmente non finanziati, ma già erogati dall’Agenzia per la Mobilità di Reggio, tra questi la nuova linea H del minibus, in avvio proprio nella giornata odierna”. Il Consiglio, inoltre, “per la crescita del servizio di trasporto pubblico urbano e consapevole della necessità di provvedere alle risorse eventualmente necessarie, chiede alla Giunta Comunale di elaborare, a partire dagli indirizzi del Piano della Mobilità e con il supporto dell’Agenzia della Mobilità, un programma di sviluppo del servizio di trasporto urbano, che contempli sia il potenziamento dei servizi in essere, che la qualificazione degli stessi”. E ancora di “sviluppare, conformemente a quanto conterrà il Piano della Mobilità, il sistema delle corsie preferenziali e gli altri provvedimenti di regolazione del traffico necessari a restituire competitività al trasporto pubblico urbano; concordare con la Regione Emilia-Romagna le forme migliori e le condizioni per lo sviluppo del trasporto ferroviario metropolitano sulle linee presenti nella nostra provincia, per lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci e per l’integrazione tra i sistemi ferroviari regionali, valorizzando al massimo le potenzialità del servizio ferroviario locale e la consolidata tradizione di Act in questo settore; operare presso l’Agenzia della Mobilità affinché sia esercitato il massimo controllo sui servizi erogati, per ottenere, anche a risorse invariate, il miglioramento della qualità laddove questa sia messa in discussione da limiti di gestione dell’esercizio da parte dei soggetti a cui viene affidato”. Nell’Odg si chiede inoltre alla Giunta di “sviluppare le funzioni dell’Agenzia della Mobilità, accrescendone la capacità di programmazione e controllo sul trasporto pubblico e sul traffico, nella direzione di un ruolo pubblico della stessa, sempre più distinto da quello di Act”. Infine, “per la gestione di Act, limitatamente al ruolo esercitato dal Comune per la propria quota di proprietà, il Consiglio comunale impegna la Giunta a: operare affinché siano attuati compiutamente gli attuali orientamenti, di semplificazione della struttura aziendale, garantendo sempre il massimo di forza e di impegno sullo sviluppo delle attività caratteristiche di produzione di servizi di trasporto pubblico e di servizi speciali e innovativi di Mobilità, rispettivamente attraverso le società controllate Ae e Til”.
Infine, nel quarto odg – approvato con 25 voti favorevoli (Pd, Prc, Pdci,An-Pdl, Udc, Lab Reggio, Gente di Reggio, Lega Nord) e quattro astenuti (Colosimo e Fornaciari di Italia Popolare; Giaroni e Notari del Pd) – il Consiglio comunale “impegna la Giunta a pubblicare, sul prossimo numero del periodico Reggio Comune, l’opportunità che hanno i cittadini di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il costo dell’abbonamento per trasporto pubblico, fino a un importo massimo di 250 euro”.
L’articolo 1, comma 309 della Finanziaria 2008 prevede infatti che gli abbonamenti al trasporto locale, regionale e interregionale si possano detrarre al 19 per cento dall’Irpef, per un massimo, appunto, di 250 euro.